Gli incentivi per il fotovoltaico restano. Niente tetto a 8.000 MW e un regime di aiuti che cambiera’ da giugno. Questa in sostanza l’ipotesi di accordo raggiunta al termine del vertice a Palazzo Chigi tra i ministri dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan. Ipotesi, si e’ potuto apprendere, che non prevede appunto il tetto agli incentivi una volta raggiunto il limite di 8.000 MW, nodo caldo di questi giorni.
Cambierà‘, invece, il sistema di aiuti. L’attuale regime arrivera’ fino a fine maggio e da giugno si dovra’ provvedere a un nuovo regime di incentivi. Si determinerà quindi la previsione della produzione di rinnovabili per il periodo successivo e l’entità degli incentivi sulla base del mercato. Un sistema che, si è appreso, andrà verso una progressiva riduzione degli aiuti.
“Tante le chance di trovare un’intesa”, aveva detto prima del vertice il ministro Prestigiacomo.
Il provvedimento è all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di domani e in 48 ore ha suscitato una discussione accesa che ha coinvolto Governo, Parlamento, aziende del settore e associazioni.
Il nodo proprio quel tetto al fotovoltaico dopo il quale ci sarebbe stato lo stop agli incentivi.