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Confesercenti: allarme usura

Creato il 03 giugno 2014 da Libera E Forte @liberaeforte

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350mila tra commercianti e artigiani sono indebitati con gli strozzini, e il numero delle posizioni debitorie è almeno il doppio, visto che spesso ci si fa prestare i soldi da più persone, non da una sola. A lanciare il grido d’allarme è Marco Venturi, presidente nazionale di Confesercenti, in audizione davanti alla commissione parlamentare Antimafia. “In 250mila casi – ha spiegato Venturi – l’indebitamento viene contratto con una associazione a delinquere di stampo mafioso”.

Con la crisi le difficoltà delle piccole e medie imprese aumentano, e la situazione è aggravata dal continuo incalzare della criminalità, aggiunge Venturi, che individua il racket soprattutto nel Mezzogiorno, ma con propaggini forti anche al Centro e, soprattutto, al Nord, in regioni come la Lombardia, ad esempio, dove la ‘ndrangheta è sempre più ramificata.

Lo stesso vale per l’usura, conclude Venturi: in certe condizioni l’accesso al credito è sempre più difficile e un imprenditore prima di chiudere fa di tutto pur di salvare la sua azienda, finendo con il cadere in una trappola da cui di fatto diventa impossibile uscire. Tra il 2010 e il 2013 sono state più di un milione di aziende a cessare l’attività. Il 40% delle imprese che ha ‘chiuso’ lo ha fatto per problemi finanziari e, in parte, proprio di usura.

MC


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