Però paturnie a parte, ci sono i film, i libri, le musiche, i luoghi.
Quelle tracce che in fondo, lo so, mi spiace perdere.
Quindi, me le riappunto qui.
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Difficile è acciuffare gatto nero in stanza buia. Soprattutto se il gatto nero non c'è… Confucio, attribuito a
Primo film dell'anno, ieri sera, al Cineforum. Cioè, primo film dell'anno al cineforum, ché altri ne ho visti in tv e in Dvd, ma non contano. Siam partiti con Soldini e Il Comandante e la Cicogna. Conciliante, per lo meno per me, che ho sempre questa tendenza a invaghirmi degli sfigati, meglio se un po' fuori dagli schemi.
Poi lui, si Mastrandrea, mi piace, e lei, la Rohrwacher, pure, e comunque il ruolo dell'impacciata le sta proprio cucito addosso. A dire il vero è difficile trovare qualcuno fuori ruolo nel film, incluso Luca Zingaretti, che ci ho messo un po' a rendermi conto che era lui (va bene la sinossi l'ho letta dopo). E comunque l'alternativa era Berlusconi dalla Gruber. Ci ho pensato, a fine film, se fosse davvero necessario far parlare le statue. In fondo i loro sguardi, se pur immobili, con quelle inquadrature dall'alto e poi frontali, dicevan già molto così. Una concessione al didascalico forse un po' superflua, ma lo dico io che ho dovuto aspettare la scena del risveglio notturno del figlio per essere davvero certa che la Gerini fosse il fantasma. E ho detto tutto.
p.s. volevo fare un po' quella che se la tira, perché ieri mi era venuto in mente Orazio e quel castigat ridendo mores imparato a scuola e mai utilizzato credo in vita mia. Ma non ci stava, nelle righe qui sopra. Però mi sembrava brutto sprecarlo, soprattutto dopo che lo avevo spolverato ben bene.