Congedo matrimoniale per coppie gay. In Toscana è realtà

Il mondo va avanti, per fortuna, i cambiamenti spesso sono sofferti, lunghi a venire ma arrivano, anche se in molti casi hanno alle loro spalle lotte durissime, sacrifici, e qualche caduto sul campo.

L’Italia è un Paese come sappiamo che ha un tipo di cultura e di legami, in particolare quello con la Santa Romana Chiesa, che un po’ frenano certi fenomeni, frenano un po’ l’evoluzione e l’apertura su alcuni fronti i quali rimangono ancora un tabù, ed i matrimoni gay nel nostro Stivale lo sono ancora.

Ma arriveranno, perché un fiume in piena non si ferma nemmeno con muri di cemento armato.

La notizia di questi giorni è però che un’Azienda proprio in casa nostra, al secolo Publiacqua Spa – società pubblico-privata che da oltre 10 anni gestisce il servizio idrico in oltre 49 comuni della Toscana – ha concesso il congedo matrimoniale ad un dipendente gay, il quale l’ha richiesta a coronamento del suo sogno di essersi finalmente sposato con la persona che ama.

Il signor G., dipendente di Publiacqua dal 1996, originario di Prato, nello scorso settembre si è sposato nel lontano Brasile col suo convivente, un uomo brasiliano ma abitante a Firenze, ed al suo rientro ha richiesto il congedo retribuito, che prontamente l’Azienda ha concesso così come avviene per ogni altro dipendente che contrae matrimonio.

Questo comportamento tanto “normale” dell’Azienda ha fatto scalpore, è diventata una notizia, e lasciato sorpreso lo stesso dipendente che non si aspettava tanta normalità.

Se questo è un segnale, piccolo ma importante, dei tempi che cambiano, ben venga.

La Società Civile è pronta, forse le Istituzioni ancora no, ma questi segnali possono e devono essere una spia importante alla quale guardare per innescare i cambiamenti.

nanni