Magazine Cucina
E' sabato, stasera lavoro fino a mezzanotte e fino alle cinque posso fare libera attività. Oggi scrivo e cucino. Ho dei carciofi mammole in frigo e delle fettine sottilissime di coniglio che non ho mai provato a cucinare. Il sole sembra quello di marzo e io ho voglia che torni primavera.Sbuccio due spicchi di aglio e li affetto facendoli cadere nel tegame antiaderente, li c'è già un filo di olio extra vergine di oliva e due rametti di rosmarino che li aspettano. Taglio a rondelle i gambi dei carciofi, dopo averli spellati, e li unisco in padella. Tolgo qualche foglia esterna ai fiori dei carciofi e lavandoli sotto l'acqua corrente li apro e spampano per bene. Li posiziono a testa in giù nel tegame dove sta già soffriggendo dolcemente l'olio e i gambi con l'aglio e il rosmarino.Appena sono rosolati, li giro a testa in su, aggiungo un pochino di acqua, metto il coperchio e lascio cuocere, così, piano piano per una ventina di minuti.L'acqua è quasi evaporata tutta, alzo la fiamma e metto nel tegame insieme ai carciofi, due acciughe che lavoro per farle sciogliere e quando le acciughe sono diventate una cremina metto i filetti di coniglio, faccio rosolare bene, per creare una crosticina che sigilli i succhi già scarsi della carne di coniglio, in circa dieci minuti è cotto a puntino, salo e macino pepe nero fresco abbondante, tolgo i rametti di rosmarino cotti e aggiungo qualche foglia fresca spezzata con le dita.E' come se fosse pasqua e primavera insieme, il gambo dei carciofi è morbido, dolce e amarognolo nello stesso tempo e il coniglio, saporito e leggero. Sfoglio i petali dei carciofi, mangiandone solo la parte carnosa, il sapore del rosmarino, dell'aglio e dell'acciuga ha dato luogo alla magia.
Il sughetto rimasto sul fondo della padella, con un filetto ridotto a straccetti e un carciofo tagliuzzato, quella sera è servito per condire dei rigatoni. Li faccio saltare velocemente in padella, aggiungo formaggio grana grattugiato e abbondante pepe nero. Ottimi!
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