Conoscenza senza limiti e nuovi ambiti di analfabetismo

I “saperi” sono cambiati, e quelli oggi necessari sono sempre di più. Le informazioni crescono ad una velocità mai registrata prima, abbiamo l'impressione di sapere sempre meno.La conoscenza e l'ignoranza, vanno di pari passo, il dato principale da analizzare è che le nostre capacità di attenzione e selezione sono limitate, nonostante l'aumento della disponibilità di nuove tecnologie ed informazioni. E se l'ambiente diventa più complesso, l'uomo di solito reagisce in due modi: qualcuno decide di imparare e di provare a trovare nuove soluzioni, altri rifiutano di adeguarsi ai nuovi cambiamenti ed alle richieste del mondo esterno “chiudendosi”.Ancora, camminando ad alta velocità, le informazioni invecchiano presto. Quindi il problema non è più la produzione di conoscenza ma il controllo dell'ignoranza. Il limite della troppa informazione, paradossalmente, diventa l'incapacità di riuscire a discernere ciò che è importante da ciò che non lo è, portando al disorientamento. Esistono anche implicazioni positive, ossia un salutare esercizio del “dubbio”, e la diffusione ed utilizzazione di comportamenti esplorativi. Alcuni moderni saperi nascono dalle nuove tecnologie e dall'uso che ogni giorno ne facciamo. Occorre adattarsi ai cambiamenti, correre nel loro senso, recependo tutte le tecnologie che permeano la vita di ogni giorno ed i fenomeni derivanti. Internet ha rivelato un potenziale nascosto di interazione e socialità. Oggi il vero rischio di analfabetismo è legato all'uso della dialettica della rete, che potrebbe lasciare indietro non solo larghe fasce di popolazione, ma aziende e governi incapaci di adeguarsi.
Simonetta FrongiaPubblicato sul periodico on line MoCa press del Novembre 2009