Ti sei mai chiesto a che punto sei della tua vita personale e professionale, quali risorse hai acquisito lungo la tua esperienza e come valorizzarle?
Se ti stai facendo questa domanda o conosci qualcuno che si sta facendo questa domanda, è possibile che la tua esigenza sia quella di fare un bilacio degli apprendimenti.
E in questo caso potrei esserti di valido aiuto!
Il bilancio delle proprie competenze è una metodica che nasce negli anni ‘80 e si svi¬luppa in Francia negli anni ‘90, in risposta al¬le esigenze di riqualificazione e adeguamen¬to delle competenze dei lavoratori sollecita-te dalle rapide trasformazioni e innovazioni del mondo del lavoro e delle professioni.
In origine questa metodologia era considerata soprattutto come uno strumento destinato alla certificazione di un por¬tafoglio di competenze che poteva identificare il livello di qualificazione di un lavoratore, anche in vista di un suo inquadramento contrattuale. Ora esso si ritiene assai più utile per una valida e feconda definizione ed elaborazione di un percorso formativo.
Il bilancio di competenze può essere definito come un percorso di ricostruzione e di analisi della propria esperienza culturale, sociale e professionale, che la persona realizza prendendo a riferi¬mento le competenze messe in atto e i contesti attra¬versati e che sostiene il processo di produ¬zione di strategie concrete di azione riguar¬danti lo sviluppo e/o la modificazione della propria qualificazione professionale, anche in vista di possibili cambiamenti di attività lavorativa o di sviluppi di carriera.
Il ‘bilancio’, sia come metodologia, sia come servizio di sostegno e aiuto alla gestione del percorso di sviluppo professionale, sembra fondarsi su alcuni principi o assunti attraver¬so i quali si tende a restituire alla persona la responsabilità di governo del proprio proces¬so di crescita professionale. Si presuppone infatti che l’incremento della capacità di go¬verno e di autoregolazione della propria car¬riera socio-professionale sia legata allo svi¬luppo delle abilità di differenziazione e spe¬cificazione delle proprie competenze e risor¬se, delle abilità di diagnosi delle richieste del¬l’ambiente esterno e della capacità di deci¬dere, progettare e monitorare i propri percor¬si di azione.
L’ac¬cento viene dunque posto su alcuni riferi¬menti concettuali e metodologici che ne sostengono l’impianto progettuale e il processo di realizzazione:
- il carattere sistemico dei processi di sviluppo personale e professionale (sono le interazioni sociali e professionali il centro di attenzione ed è considerato essenziale comprendere e concepire la persona e il suo sviluppo in rap¬porto ai diversi contesti di azione attraversa¬ti);
- il ruolo necessariamente attivo della persona nel processo di costruzione e sviluppo delle sue competenze (la persona è considerata un agente che influisce sui contesti in cui è in¬serito e al tempo stesso ne è influenzato);
- la competenza come insieme di elementi di un sistema persona-situazione (operatore-contesto organizzativo e sociale) e/o come insieme di abilità e risorse sollecitate da/corre¬late con le interazioni concretamente agite nei diversi contesti socio-organizzativi che la per¬sona attraversa nel suo percorso di sviluppo (le competenze sono concepite in definitiva co¬me variabili dipendenti dai contesti di azione all’interno dei quali si attualizzano).
Il percorso di bilancio di competenze è atti¬vato e si svolge in relazione ad un bisogno individuale o collettivo, che si fonda su una auto-valutazione o diagnosi che una persona o un rappresentante di una organizzazione effettua rispetto a situazioni percepite come critiche e difficili da risolvere o ritenute pas¬sibili di sviluppi da supportare e accompa¬gnare con azioni appropriate. Esso può dunque sostenere il processo di produzione di una risposta adeguata a risol¬vere i problemi concreti (o percepiti come ta¬li dalle persone) presenti in specifiche situa-zioni o contesti lavorativi.
La elaborazione di una risposta ritenuta sogget¬tivamente e socialmente adeguata prevede:
•l’attraversamento e la valutazione inten¬zionale da parte della persona delle variabili psicologiche e sociali connesse al problema (compe¬tenze e risorse, rappresentazioni di sé e del¬la situazione, costellazione motivazionale, sistema delle aspettative e dei valori, contin¬genze situazionali, ecc.), al fine dì favorire la rielaborazione contestuale di un sentimento di identità socio-professionale mobilitante le personali strategie di azione e di risoluzione delle criticità o delle problematiche di carriera;
•la produzione di una gamma di comporta¬menti/azioni che rendono concreta e visibi¬le alla persona la struttura della strategia di risoluzione progressivamente posta in esse¬re (la definizione del problema, l’identifica¬zione di uno o più obiettivi, la diagnosi e l’a¬nalisi delle competenze orientata allo scopo, l’attivazione personale nella produzione e ri¬cerca di informazioni su se stesso e sul con¬testo di riferimento, la definizione di un pro¬getto, il monitoraggio degli effetti delle pro¬prie azioni, ecc.).
In generale, il sistema di obiettivi/risultati at¬tesi del bilancio di competenze riguarda al¬cuni elementi chiave dell’azione di consule¬nza attuata.
1.L’analisi e l’identificazione attraverso un articolato processo ricostruttivo delle mul¬tiformi esperienze realizzate, della configu¬razione di competenze e risorse cognitive, motivazionali e comportamentali che la per¬sona giudica spendibile o trasferibile in spe¬cifici contesti di azione e che può e vuole in¬vestire nell’elaborazione di una strategia di risoluzione di un problema di sviluppo professionale.
2.La costruzione di un progetto di sviluppo professionale rispondente alle proprie scelte professionali e personali e realizzabile ri¬spetto alle condizioni di contesto lavorativo e/o organizzativo; tale costruzione si realiz¬za attraverso un processo di mediazione, eventualmente so¬stenuto e facilitato da un consulente, tra pro¬spettive ideali o idealizzate e opportunità concrete di sviluppo e di azione e in questa prospettiva il progetto può essere considera¬to l’esito di un processo negoziale che la per¬sona realizza in primo luogo con se stessa. Il bilancio, infatti, stimolando il decentramento di sé rispetto alla situazione e al problema, oltre a facilitare l’ndividuazione e l’autovalutazione dell’ampia gamma delle variabili da tenere in considerazione durante il per¬corso di analisi e di progettazione, influenza e/o favorisce l’elaborazione di nuovi oriz-zonti di senso nei quali la persona ha la pos¬sibilità di ridefinirsi e di rielaborare il proprio rapporto con i suoi contesti di azione.
3.La messa a punto di un piano di azione, concreto e realistico, per la realizzazione del proprio progetto professionale o della strategia di risolu¬zione del problema di formazione individuato.
Come puoi intuire questo percorso ti darà più consapevolezza non solo sulle tue competenze ma ti renderà più attivo e fiducioso di te.