Tradizionalmente come ogni anno Legambiente organizza l’iniziativa, ormai ben nota, “Puliamo il mondo“.
Oltre 600mila volontari in tutta Italia raccolgono i rifiuti abbandonati, dalla nostra società, in circa 4000 località. Secondo i dati forniti da Legambiente nei 1700 comuni dove i volontari hanno lavorati sono stati recuperati rifiuti di ogni genere: dai mobili, a vecchi elettrodomestici, ai materassi, e ad altro, secondo la fantasia di chi si prodiga ad abbandonare nell’ambiente ciò che reputa non più a lui necessario.
A Roma, l’evento principale è stato rappresentato dalla partecipazione del ministro dell’Ambiente – Andrea Olando – nella Riserva naturale Valle dell’Aniene in collaborazione con RomaNatura.
L’iniziativa di quest’anno è giunta alla 21esima edizione di quella che nacque come iniziativa ambientale nel 1989 in Australia (Clean Up The World), trasportata poi in Italia nel 1993 da Legambiente. Particolare significato assume l’attività svolta dai volontarie nell’area compresa tra le province di Napoli e Caserta, martoriate dall’ecomafia.
Molti cittadini di tale area hanno mostrato una grande sensibilità nel volere ripulire, riscattare, e promuovere un territorio che negli ultimi anni è stato duramente colpito dal traffico illecito dei rifiuti, dall’ecomafia, rendendosi colpevoli (di quello che non esiste ancora, purtroppo, nel nostro ordinamento penale) di ‘ecocidio’.
L’intenzione di Legambiente, in tale evento di quest’anno, è quello di promuovere a livello europea l’adozione di una direttiva che disciplini e punisca il delitto di ‘ecocidio’ in tutta Europa.
Iniziativa senz’altro degna di attenzione da parte dei nostri ‘distratti’ legislatori!
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