L’articolo I nostri dati di Facebook venduti per pochi spiccioli pubblicato oggi da Jack svela il mercato dei dati personali carpiti agli utenti dei social network e narra dell’impresa di Bogomil Shopov, che avrebbe acquistato i dati di un milione di utenti di Facebook per 5 dollari senza incontrare alcun ostacolo. Con quali criteri quei dati siano stati raccolti e aggregati non si sa, per cui forse quell’insieme di informazioni vale davvero poco, anche dal punto di vista del marketing. Nulla di nuovo, comunque, per quanto riguarda la mancanza di privacy nel social network, almeno per chi sa cosa significa condividere dati e informazioni (cosa che implica, prima o poi, la loro diffusione anche in sfere più ampie di quelle che l’utente si illude di poter controllare).
Altro aspetto svelato dell’articolo è che la Bulgaria è un ex Paese Sovietico (in realtà faceva parte del Blocco Orientale, ma non dell’Unione Sovietica, consideriamo il fatto che me lo ha appena spiegato un mio coetaneo bulgaro).