Buongiorno a tutti signori e signore!
Eccoci qua nuovamente riuniti per sbirciare tra i nuovi pezzetti di libreria "Feniciosa".
Questa settimana tre nuovi arrivati: Muses di Francesco Falconi, Le città nelle nuvole di Geoffrey A. Landis e Sacré Blue di Christopher Moore!
Iniziamo con Le città nelle nuvole di Geoffrey A.Landis edito Delos Books!
la cover
Tornando a casa da un viaggio di lavoro, la dottoressa Leah Hamakawa trova ad attenderla un messaggio. Non un'email: una vera busta, ornata di diamanti artificiali, da parte di uno dei più potenti tycoon del sistema solare, Carlos Fernando Delacroix Ortega de la Jolla y Nordwald-Gruenbaum. È un invito a raggiungerla su Hypatia, "il gioiello delle nuvole", una straordinaria città galleggiante nell'atmosfera del pianeta Venere.Per David Tinkerman, collega di Leah legato a lei più di quanto non ammetta con se stesso, è l'occasione per visitare un mondo dominato da temperature infernali e gas velenosi nel quale la specie umana ha saputo adattarsi in modi inaspettati e sorprendenti. Ma avrà ben poco tempo per fare il turista e studiare la fisica e l'antropologia di questo ambiente così particolare: coinvolto in un attentato, Tinkerman dovrà arrivare a conoscere a fondo anche la politica e i conflitti sociali di Venere, se non vorrà perdere per sempre Leah e la sua stessa vita.
"Le città delle nuvole" risponde ad una ben precisa esigenza della sottoscritta, quella di avvicinarmi, finalmente, al genere fantascientifico. Non nascondo di avere aspettative piuttosto elevate su questo libro: ad incuriosirmi maggiormente è il modo in cui Landis riesce a rendere su carta un mondo di cui, chiaramente, non ha mai avuto la benché minima esperienza, quello di Hypatia. Sapete, il processo di invenzione alla base di un libro mi ha sempre incuriosito e non poco: soprattutto se l'autore esce dalla comfort zone di una realtà simile a quella che effettivamente vive giorno dopo giorno, spingendosi verso periodi storici piuttosto che "mondi" completamente differenti. Che dirvi: non vedo l'ora di iniziare a leggerlo!
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Quando scappa da Roma diretta a Londra, coperta di tatuaggi e piercing, Alice sente che la sua vita potrebbe cambiare per sempre. Ha appena scoperto di essere stata adottata, ma per lei questa notizia è quasi un sollievo. Cresciuta con un padre violento e una madre incapace di esprimere il proprio affetto, ora Alice deve scoprire le sue radici e l’eredità che le ha lasciato la sua vera famiglia. Decisa, risoluta, ribelle, è una violinista esperta ed è dotata di una voce straordinaria. Ed è proprio questa voce a guidarla verso la verità: le antiche nove Muse, le dee ispiratrici degli esseri umani, non si sono mai estinte.
Camminano ancora tra noi. I loro poteri si sono evoluti. E Alice è una di loro.
La più potente. La più indifesa. La più desiderata da chi vorrebbe sfruttarne gli sconfinati poteri per guidare gli uomini, forzarli se necessario, fino alle conseguenze più estreme.
Ma un dono così può scatenare l’inferno.
E sta per accadere.
Ed ecco che la brand new Chrysalide sforna un nuovo romanzo completamente made in Italy, Muses di Francesco Falconi. Trovo molto interessante l'idea di creare una protagonista che, a differenza di molti romanzi usciti di recente, ha qualcosa di davvero speciale, un talento che esula dalla mera capacità di far innamorare di sè il bello di turno. é una musa, una delle figure più intriganti nella storia dell'uomo. E' arte, è bellezza, è ispirazione. E la curiosità di scoprire come Falconi sia riuscito a dare a questa figura straordinaria una nuova vita, è davvero immensa. Ammetto di essere un tantino preoccupata, però. Molto spesso mi è capitato di leggere libri davvero promettenti, almeno su carta, dimostratisi poi banali e fin troppo deludenti. Non posso fare altro che pronunciarmi con estrema cautela in attesa di elementi più concreti della semplice trama.
°°°°°°°°°°°°°°°°°° Il titolo del romanzo si ispira al preziosissimo color azzurro, ricavato dai lapislazzuli d’Oriente e utilizzato nell’arte sacra per ornare gli abiti della Madonna. Ambientato a Parigi nel 1880, ne è protagonista Lucien, fornaio e figlio di fornai, ma deciso ad abbandonare farine e impasti per diventare pittore – il sogno di suo padre, amico e protettore di artisti poveri e affamati di nome Renoir, Monet, Pissarro, Cézanne… Anche Lucien dipinge – e ha come “spalla” d’eccezione nel romanzo niente meno che un certo Toulouse-Lautrec – e la sua musa è la bella Juliette dagli occhi color del cielo, che lo pianta in asso salvo ricomparire dopo due anni e mezzo di misteriosa assenza dalla sua vita. Al fianco della ragazza, un venditore di colori, dietro la cui misteriosa apparizione si celano enigmi e retroscena sconvolgenti: la sparizione dell’azzurro da certi capolavori rinascimentali, o il misterioso suicidio – o forse omicidio? – di Vincent Van Gogh…
Dopo il Vangelo e Re Lear, Christopher Moore ci regala la sua rilettura di un momento fondamentale della storia dell’arte e della modernità nel suo complesso, frutto di tre anni di ricerche che lo hanno portato in Francia e in Italia, in un capolavoro di umorismo e riflessioni su quanto di più profondo muove gli esseri umani: la passione, sotto qualsiasi forma essa si manifesti.
Ed eccoci qui con l'ultimo libro di questa giornata, Sacrè Blue di Christopher Moore edito Elliot. Cosa mi ha spinto a scegliere questo libro? Anzitutto l'amore per l'Impressionismo e la pittura più in generale, fulcro centrale del lavoro di Moore. Protagonista pittore, cresciuto in mezzo ad autori del calibro di Renoir, Monet, Cézanne, vive in una delle città più romantiche ed artisticamente vitali al mondo, Parigi. Ecco, una location simile da un sapore così esotico e leggero a questo libro che mi invoglia a leggerlo. é soltanto una sensazione, nulla di più, ma abbastanza forte da farmi presagire "una splendida lettura"!
e voi cosa ne pensate? vi interessa qualcosa?