Considerazioni veloci: iPhone 5C e 5S

Apro questo post con una immagine proveniente dal buon vecchio 9GAG. Sono tante le domande che mi verrebbero in mente dopo il keynote, mi limiterò a mantenerne “poche ma buone”:

• che senso ha produrre un iPhone economico (il 5C), che economico poi non è?
• che senso ha montare un processore a 64bit su un device mobile (5S)?
• è forse innovativo un lettore di impronte digitali in uno smartphone?

Alla prima domanda è meglio che io non dia risposta, sappiamo tutti come funziona Apple ed il livello (sottozero) del QI della fan-base. Già mi vedo le code chilometriche di chi vorrà accaparrarsi il colore più figo senza che gli altri glielo freghino al day-1, vendendosi un rene pur di trovare i soldi necessari.

Riguardo al discorso 64bit, da informatico non riesco a capacitarmi dalla cosa. Parlano di animazioni più reattive e di una completa riscrittura del codice, di applicazioni che potranno essere ricompilate al volo per agevolare gli sviluppatori, di un buon margine di scarto prestazionale rispetto al precedente A6. Sinceramente mi sembra tutta una cagata marketing, traetene le vostre conclusioni. O correggetemi se sbaglio, i commenti ci sono apposta.

Prima di rispondere all’ultima domanda, facciamo una premessa. Io sono stato infelice possessore di un Toshiba G500, smartphone Windows Mobile 5. Questo panino, per intenderci. La caratteristica principale di questo prodotto era, guardacaso, un lettore di impronte digitale integrato… ed era di una comodità assurda. Apprezzo quindi il fatto che Apple abbia pensato di introdurre questa funzione, ma parlare di un qualcosa di innovativo mi sembra decisamente eccessivo… e tra parentesi, dopo il caso PRISM, decisamente Apple sarebbe una delle ultime aziende alla quale darei in mano informazioni di tale sensibilità ed importanza.

Bene, ho scritto nel blog. Mi sono sfogato contro Apple. Ovviamente non li comprerò, ma questo si era capito. Vado a farmi un caffè espresso con crema alla vaniglia, nel frattempo flammate pure. Qui, su Facebook, dove vi pare.