Senza manco accorgercene ed è arrivata l’estate. URCA!
Qui si parte, o si cerca, almeno con la testa, ad agosto. Progetti e progettini pensati e sognati nell’inverno (seguire le tracce di Saramago in Portogallo, percorrere non so quanti chilometri di Francia, esplorare nuove isole della Sicialia…) sono sfumati di fronte alla realtà: ci vuole la mente sgombra pure per organizzarle, le vacanze!
Quindi, in un improvvisato impulso vacanziero, finalmente in quattro e quattro otto, ho scelto la meta in un cui mi ritirerò per purgare le mie acidità. Corrisponde alle mie generali preferenze: isola, pochi rompicoglioni, molti scogli, tanto mare (preferibilmente alto).
In ogni caso. Ci sono due cose che mi piacciono:
1) leggere roba (letteratura e non) dei luoghi che visito 2) leggere letteratura di viaggio (insomma, viaggiare stando in poltrona, no?)
Era da un po’ che pensavo di sparlottare delle mie letture viaggiche. Adoro, ad esempio, i diari ottocenteschi. E le curiosità contemporanee. Ricorderò sempre di quando, una volta in treno verso Roma, delle suore si leggevano a vicenda stralci di Viaggio in Italia di Goethe. (In realtà ho appena fatto revisionismo nostalgico: erano fastidiosissime).
Comunque, fatto sta che nell’ultimo mesetto ho preparato una piccola rubrica a riguardo, il primo post lo piazzerò tra stasera e domani. Appena ho tempo di scegliere le foto.
Ma prima di darvi i miei consigli, pensavo di chiederne a voi. Vorrei leggere cose che hanno a che vedere con la Croazia come storia/letteratura di viaggio/letteratura. Se poi avete consigli sulla letteratura dei Balcani in generale, vi mando un bacio. E’ per me un territorio inesplorato (in tutti i sensi.)
Metterò un po’ in vista questo post, perché ho pensato che se qualcuno volesse chiedere come me consiglio su letture pensate per un viaggio – fisico o in poltrona che sia – qui ci si potrebbe interrogare e rispondere
.Vi lascio con una perla di ieri, da una conoscente (laureata in economia. Tra l’altro. Pensavo che cose tipo l’Europa si studiassero O__o):
“Ah! Ma quindi la Jugoslavia non esiste più?”