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Consigli indispensabili per preparare un viaggio in Argentina

Creato il 10 febbraio 2016 da Nonsoloturisti @viaggiatori

La prima volta che ho visitato l' Argentina non avevo bene presente il posto che avrei visitato né il tipo di viaggio che avrei fatto. Sì, avevo visto qualche foto del Perito Moreno, e sentito parlare delle Cascate di Iguazù, e qualcosa di questo Paese enorme - non so bene cosa - mi attirava al punto che al momento di decidere la meta di viaggio ho veramente insistito con i miei compagni di avventura che invece stavano valutando anche altre mete. Posso solo dire che ho fatto bene ad insistere!

Ogni volta che vado in Argentina (ebbene sì, un viaggio non è abbastanza) rimango meravigliata dalla sua bellezza struggente. Che visiti una delle meravigliose e vivaci città, che mi immerga nella sua natura, rimango catturata dalla sua atmosfera, dalle sensazioni positive. E ogni volta, mi innamoro della sua fantastica gente.

L'Argentina è un Paese molto esteso: la sua superficie è circa sette volte quella dell'Italia. Io volevo visitare più posti possibili, e quindi ho fatto un viaggio che di vacanza non aveva niente, visto i ritmi sostenuti e gli spostamenti frequenti. Devo anche ammettere che l'Argentina è risultata più cara di quel che mi aspettavo, ma con qualche piccolo accorgimento è comunque possibile limitare le spese.

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Itinerario

Considerato che il volo dall'Italia a Buenos Aires impiega oltre 14 ore, e tenendo presente la grandezza dell'Argentina, ritengo che il tempo minimo per un viaggio in Argentina siano tre settimane. Sia chiaro: 21 giorni permettono di avere un'infarinatura generale del Paese e non una conoscenza approfondita e l'ideale sarebbe poterci passare più tempo ancora.

Buenos Aires

La prima tappa di un viaggio in Argentina è solitamente la bellissima capitale Buenos Aires, dove atterrano i voli internazionali dall'Europa. Chiamata anche la Parigi del Sud America, Buenos Aires è una città con tutto il fascino delle più belle capitali europee, ma con un cuore passionale, grazie ai porteños, i suoi abitanti. A Buenos Aires ci sono musei interessanti, ristoranti di tutti i tipi e per tutte le tasche, una vita notturna vivacissima, shopping da mandare in bancarotta chiunque e mercatini delle pulci in cui sbirciare. Dopo esserci stata varie volte, ho concluso che la zona migliore in cui alloggiare per chi visita Buenos Aires è San Telmo, cuore giovane della città, o i quartieri più in come il sofisticato Belgrano o Palermo. Queste sono le zone in cui si concentrano i locali e ristoranti migliori. Da non perdere: una gita in giornata sino alla deliziosa Colonia del Sacramento, perla coloniale dell'Uruguay dove il tempo sembra essersi fermato a 150 anni fa.

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Costa della Patagonia

Patagonia è quasi sinonimo di Argentina. Ma la Patagonia è davvero molto estesa e servono più tappe per visitare i suoi punti più conosciuti. La prima per me è stata Puerto Madryn, in Chubut, non lontano da Trelew dove atterrano i voli diretti da Buenos Aires. A Puerto Madryn il vento tira fortissimo. È una meta balneare abbastanza rinomata, e in inverno è un ottimo punto di osservazione per le balene australi. Da qui partono vari tour giornalieri per ammirare la fauna locale. Nella Peninsula Valdes ci sono orche, leoni ed elefanti marini, guanacos e nandù. Puerto Piramides è il punto migliore per avvistare le balene. E a Punta Tombo vive un'enorme colonia di pinguini Magellano.

Terra del Fuoco

Lontana da tutto e tutti, la Terra del Fuoco è difficile da raggiungere. Ma è impossibile resistere al fascino si sapersi alla fine del mondo. Ushuaia è il miglior punto di partenza per una crociera in Antartide e per avventurarsi nel Parque Nacional Tierra del Fuego. Bellissimo da visitare anche il Canale di Beagle e le varie isolette.

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Patagonia continentale

La piccola ma carinissima El Calafate è il centro turistico principale, da cui partono le escursioni per visitare il bellissimo Lago Argentino ed ammirare i ghiacciai della zona, il più famoso dei quali è l'imponente Perito Moreno - da vedere, ma anche da ascoltare (il suono dei costoni di ghiaccio che si staccano e cadono nelle gelide acque del lago è indimenticabile). Io non ho avuto il coraggio di farlo (faceva davvero troppo freddo per i miei gusti, anche se era "piena estate"), ma qui si possono fare anche trekking sui ghiacciai. A poche ore di bus da El Calafate, il piccolo villaggio di El Chalten è la capitale argentina del trekking, con infiniti percorsi sul Fitz Roy.

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I vigneti di Mendoza

Non ricordo bene chi, ma qualcuno prima che partissi in Argentina mi diceva che non valeva la pena visitare Mendoza. Non so cosa avesse in mente perché io l'ho trovata una città interessante e piacevole, con ampi viali alberati, belle piazze e tanti caffè, e un'atmosfera rilassata che mi ha conquistato. Mendoza è il principale luogo d'accesso al suggestivo Cerro Aconcagua, detto anche "tetto delle Americhe", su cui i percorsi di trekking sono svariati. Ma la regione di Mendoza è famosa soprattutto per i suoi vigneti. Il modo migliore per visitare i vigneti è quello di fare un tour eno-gastronomico in bicicletta. La Bodega Di Tomasso, vigneto di una famiglia di origini italiane esistente dal 1830, è molto suggestiva. Inutile dire che a fine giornata si è tutti abbastanza "allegri" ma ne vale la pena.

Le Quebradas

Salta è un ottimo punto di partenza per visitare le Quebradas ed ammirare la bellezza struggente della regione più "indigena" dell'Argentina, tra i picchi delle Ande. La città è decisamente bella e piena di vita, e anche molto caratteristica. Io ho una sorta di ossessione per la civiltà incaica e qui ho trovato un fantastico museo. La Quebrada de Humahuaca è una vera tavolozza di colori, zeppa di artigianato tipicamente andino. Qui si trovano comunità che parlano il Quechua e che masticano le foglie di coca per combattere l'affaticamento dovuto all'altitudine. Da Salta partono anche fantastiche spedizioni avventura sul Rio Juramento. Per chi ama gli sport estremi come me, è fantastico vivere una giornata all'insegna di rafting e canopy.

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Cascate di Iguazú

La tappa finale di ogni bellissimo viaggio in Argentina deve necessariamente essere Iguazú. Meraviglia della natura, le Cataratas de Iguazú sono rimaste ben impresse nella mia memoria. Il boato dell'acqua, le minuscole gocce che bagnano il viso, la loro imponenza: come non rimanerne affascinati? Io ne ho approfittato anche per fare un giro in gommone sotto le cascate - il costume da bagno era d'obbligo perché, inutile dire, sono uscita completamente fradicia!

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Dove dormire

In Argentina ci sono opzioni un po' per tutte le tasche. Le estancias (fattorie), sono fantastiche per fare un'esperienza rurale. Ci sono bellissimi boutique hotel. Ed è pieno di ostelli a 5 stelle, dove anche un letto in dormitorio diventa una vera coccola. Molti ostelli si trovano in bellissimi edifici, con strutture all'avanguardia, letti comodi e ogni comfort e anche camere con bagno privato. Sono talmente belli che ci si trovano anche famiglie con bambini.

Cosa mangiare

Non me ne vogliano i vegetariani, ma si sa che l'Argentina è famosissima per la sua carne. Le famose parrillas, ristoranti in stile barbecue, preparano bistecche fantastiche. Gli ostelli solitamente organizzano serate di asado (grigliata) in cui per 8 euro o poco più si può mangiare in abbondanza (e bene). Detto questo, ci sono ristoranti per tutti i gusti, inclusi tantissimi ristoranti italiani (tanto per tornare alle origini!) e ampia scelta anche per i vegetariani.

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Il mate

Praticamente tutti gli Argentini bevono il mate - infuso dal sapore forte, fatto con la yerba. Un'abitudine piuttosto curiosa che hanno gli Argentini è infatti quella di portare sempre con sé un thermos di acqua calda, un porongo (una sorta di coppa, solitamente ricavata dal guscio di una zucca) e una bombilla, cannuccia di metallo che, inserita nell'infuso, permette di berlo. Ovunque - nelle stazioni della metro, nei distributori di benzina, negli hotel, nei supermercati - ci sono stazioni per il mate, dove è possibile rifornire il thermos di acqua bollente e lavare il porongo. Capita spesso anche di vedere gruppetti che fanno girare il mate... un po' come in un rituale.

Spostamenti

Appurato che l'Argentina è un Paese enorme, il modo migliore di spostarsi se si ha poco tempo a disposizione è con l'aereo. Compagnie come Aerolinas Argentinas e Austral Tours offrono degli "air pass", ovvero pacchetti di biglietti che, acquistati in blocco, permettono di risparmiare decisamente sul costo totale dei biglietti. Detto questo, la rete di bus è capillare e i bus a lunga percorrenza sono comodi, con sedili reclinabili quasi del tutto, pasti, schermo personale e anche il wifi a bordo. Va tenuto presente che però la differenza di prezzo tra un volo e un biglietto del bus è pressoché irrilevante.

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Quando andare

La stagione migliore per visitare l'Argentina è compresa tra Novembre (corrispondente alla fine della primavera) e fine Marzo (fine estate). Gennaio e Febbraio sono il picco della stagione estiva argentina, i mesi in cui anche gli Argentini viaggiano di più e gli hotel sono spesso pieni. Il Paese è così grande che le condizioni climatiche sono davvero variabili: si passa dal caldo afoso di Buenos Aires al freddo di Ushuaia al caldo secco delle Quebradas durante il giorno (accompagnato da notti fresche). È mettere in valigia sia capi estivi, comodi e freschi, che qualche capo un po' più pesante.

Pesos o dollari?

L'economia argentina si muove come le montagne russe. Cresce velocemente, e altrettanto velocemente ricade. Le carte di credito sono accettate comunemente, ma i pagamenti in contanti risultano sempre meno cari. Il recente cambio di governo ha messo fine all'epoca del blue dollar, quando c'era una netta differenza tra il tasso di cambio praticato dalle banche (8 pesos per 1 dollaro) e quello del mercato nero (anche 14 pesos per 1 dollaro) e cambiando i dollari al mercato nero si risparmiava davvero tanto.

E voi siete mai stati in Argentina? Che cosa vi ha colpito di più di questo meraviglioso Paese?

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