Summer in Montréal
L'altro ieri sono stati 5 mesi per noi in Canada.Cominciamo ad avere la nostra routine: è incredibile la capacità di adattamento degli esseri umani.
Nel mio piccolo comincio sempre di più ad avere l'orecchio allenato in inglese e francese e comincio a capire praticamente tutto quello che si dice, il che aiuta l'umore.
Le difficoltà non mancano, ma non ci aspettavamo di arrivare qui e trovare tutto pronto per una nuova vita: da che mondo è mondo si sa che le cose più importanti sono quelle più faticose.
Ma siamo insieme e questo basta.
Al momento lavora solo mio marito: molti non credono che si possa vivere con un solo stipendio e probabilmente altre persone si troverebbero strette a vivere così, ma a noi sta bene per il tipo di vita che conduciamo e quindi le cose vanno avanti.
Si fanno sacrifici ma dopotutto erano in preventivo: niente di nuovo sotto al sole.
Affermare che cambiare continente sia una cosa semplice sarebbe da stupidi: è difficile, complicato e a volte demoralizzante ma sono dell'idea che si debba sempre domandarsi "Ma dove vivo ora, sto bene?" e soprattutto "Ma da qui a 5-10 anni, come mi vedo?"
Oggi su Italiansinfuga ho letto l'intervista di Simone: lui si trova in una zona diversa dalla nostra in Canada (A Calgary per l'esattezza) ma mi ha molto colpito la parte relativa ai motivi che hanno spinto lui e sua moglie ad andare via
I motivi erano gli stessi di migliaia di altri giovani e non che stanno lasciando il Bel Paese da anni: una classe politica totalmente inadeguata alla difficile situazione economica e sociale italiana, il non vedere una direzione verso cui puntare per organizzare il proprio futuro, la perenne mancanza di soldi ogni fine mese, le difficoltà di una coppia che, pur lavorando entrambi con stipendi di tutto rispetto e senza figli, vedeva prosciugare i pochi risparmi per tasse (specialmente legate al nostro appartamento che avevamo comprato nel 2006), costo della vita eccessivo per l’area in cui vivevamo e per i problemi che sorgevano nel voler mantenere uno stile di vita “normale”, come avere un’auto a testa e andare in vacanza 2 settimane l’anno.Sembrava scritto da noi e molti ancora ci scrivono le stesse cose nelle email che riceviamo.
E' una bella intervista, tra l'altro. Non si riferisce al Quebec ma ha comunque ottimi punti di riflessioni e vi invito a leggerla.
Oggi posso un po' aggiornarvi sulla questione immigrazione, sperando che la cosa sia utile ai più.
In tanti ci stanno scrivendo (e ci fa molto piacere! Grazie!) e stanno condividendo con noi i loro progetti per venire a vivere in Canada.
Siamo andati da un consulente per l'immigrazione per avere delucidazioni sui tempi relativi all'acquisizione del mio permesso di lavoro: per chi si fosse sintonizzato sul nostro blog solamente oggi, io sono turista in attesa di permesso sposata con un italiano che ha anche la cittadinanza canadese. Arrivati qui lui ha cercato (e trovato) lavoro ed abbiamo spedito le carte per il ricongiungimento familiare a luglio. Avendo già praticamente un lavoro che quasi mi attende, speravo di avere buone nuove sui tempi per poter lavorare anche io, ma mi hanno informata che prima di 8-12 mesi non arriverà niente.
Quello che possiamo dirvi quindi questa sera è semplice: partite preparati. Noi lo eravamo e, nonostante tutto, dobbiamo aspettare.
Se volete venire qui insieme a qualcuno che amate e che è magari anche cittadino canadese, armatevi di santa pazienza :D (quello sempre..!) e cominciate prima di arrivare in Canada a ricostruire la vostra storia personale e di coppia: a me oggi hanno chiesto parecchi dettagli e fanno bene visto il boom di matrimoni combinati per ottenere la residenza.. E ancora meglio: cominciate a fare le pratiche fuori dal Canada perché i tempi sono inferiori (ma io senza mio marito non ci volevo stare :D)
Se invece volete venire in Canada "per buttare un occhio", calcolate che potete avere un visto turistico di 6 mesi e poi dovete tornare in Italia, salvo l'estensione del visto (nei prossimi giorni farò il mio e magari riuscirò a darvi alcune notizie) e durante il periodo qui non potete assolutamente lavorare.
Non rischiate! Se qualcuno vi offre lavoro sotto banco mentre siete qui da turisti rischiate di rovinare la vostra possibilità di rimanere legalmente in Canada. Non ne vale la pena.
Partite prima con l'organizzazione: preparatevi a parlare una o anche due lingue se volete venire in Quebec. E' notizia di pochi giorni fa che si sono inasprite le regole per il francese se volete immigrare in Quebec. Se non vi piace il francese, non avete intenzione di impararlo, non potrete fare carriera qui (e forse nemmeno trovare il primo lavoro) quindi indirizzate l'attenzione nelle zone angolofone del Canada.
Cercherò di aggiornarvi quanto più possibile per condividere informazioni utili in merito, fermo restando che le notizie le trovate sempre sul sito dell'immigrazione canadese e su quello dovete fare SEMPRE affidamento!