Autore: Ferruccio Pinotti Editore: Rizzoli Collana: BUR Futuropassato ISBN: 17020589 Anno di prima edizione: 2008
Inauguriamo questa nuova sezione con un vero e proprio cazzotto allo stomaco.
Questo libro parla di pedofilia, ed è stato scritto da un prolifico giornalista investigativo, noto per le sue inchieste scomode.
La pedofilia esiste, ogni anno miete migliaia di vittime ed è diffusa in ogni strato sociale, coinvolgendo “insospettabili” come preti, professionisti, operai e comuni padri di famiglia.
Quel che emerge dal libro, che suona veramente sconcertante, non è solo la trasversalità del fenomeno, quanto piuttosto il fatto che esista una vera e propria lobby pedofila che, a prescindere da estrazione sociale, professione e reddito, è capace di fare quadrato e spalleggiarsi gli uni con gli altri, in una sorta di perversa (e, concedetemelo, pervertita) solidarietà che non conosce confini.
Il giornalista raccoglie le testimonianze di chi ha subito abusi (compreso qualche VIP, come Luca Barbareschi), operatori sociali, psicologi, avvocati e rappresentanti delle forze dell’ordine.
Dal quadro che emerge, il titolo del libro è, quanto mai, azzeccato, visto che si tratta di un vero e proprio genocidio dell’innocenza, una macchia indelebile sul bianco candore dell’infanzia.
Leggendolo, monta su una rabbia difficile da descrivere, è certamente un libro per stomaci forti, ma il primo passo per sconfiggere un male è imparare a conoscerlo.
Andrea Uccello
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