Prima di iniziare il racconto vero e proprio di quelli che sono stati i miei 20 giorni nelle Filippine, ho pensato potesse essere utile scrivere un articolo di consigli pratici poiché io me ne sono avvalsa e sono stati fondamentali. Inoltre, seppur breve, anche la mia esperienza mi permette di aggiungere qualche consiglio che potrebbe rendere più facile la pianificazione di un viaggio in questo paese.
Prima di tutto è fondamentale che vi dica quale è stato il mio itinerario:
- 18/12 volo da Roma, arrivo a Manila il 19/12 (costo 840 euro)
- 20/12 visita di Manila e partenza per Banaue
- 21-22/12 visita di Banaue e Batad (terrazze di riso)
- 23/12 trasferimento a Sagada e visita
- 24/12 rientro a Banaue e bus per Manila
- 25/12 alle 9.30 volo per Puerto Princesa - Palawan e trasferimento a Sabang
- 26/12 visita dell'Underground River di Sabang
- dal 27/12 al 3/12 El Nido e arcipelago Bacuit
- 03/12 trasferimento a Puerto Princesa per prendere volo delle 21.30 per Manila, cancellato causa tifone e rischedulato la mattina successiva. Questo fatto ha comportato la perdita del nostro volo intercontinentale e il fatto che fino al 6/1 non siamo riusciti a ripartire.
Ecco, se l'itinerario che pensate per il viaggio nelle Filippine somiglia in parte al mio, allora posso darvi qualche utile dritta.
Per il volo internazionale noi ci siamo avvalsi della compagnia Air China che ha prezzi molto vantaggiosi e un itinerario relativamente breve (19 ore di viaggio compreso lo scalo a Pechino).
Per gli spostamenti interni bisogna stabilire, a seconda della lunghezza del tragitto che si deve percorrere, se convengano i pullman, i van, le jeepney o i trycicle. Per i viaggi più lunghi, come per esempio quello tra Manila e Banaue (circa 8 ore di percorrenza) noi abbiamo utilizzato il pullman notturno della ditta Ohayami Trans, leggermente più economica (450 peso filippini) dell'altra compagnia che compie lo stesso percorso, ovvero Florida Bus (500 peso). Entrambe le compagnie compiono i tragitti in notturna e offrono il wifi gratuito a bordo. Nei periodi di alta stagione, come quello in cui ho viaggiato io, consiglio caldamente di procurarsi i biglietti con largo anticipo poiché le corse sono quasi sempre tutte esaurite.
Da Banaue a Sagada abbiamo invece utilizzato le tradizionali jeepny, ovvero i mezzi più utilizzati dai filippini stessi per gli spostamenti tra una città e l'altra anche perché in assoluto i più economici. All'origine dei jeepny ci sono le spartane auto fuoristrada americane utilizzate durante la seconda guerra mondiale e successivamente abbandonate sul territorio filippino. Esse sono state quindi riprese e trasformate dai proprietari senza porre limiti alla fantasia. Proprio per questo nessuna jeepny risulta uguale all'altra e, ad oggi, probabilmente nessuna di esse conserva pezzi originali. Non aspettatevi un viaggio particolarmente comodo e soprattutto un rispetto svizzero degli orari: le jeepny partono quando sono sufficientemente piene e caricano per strada chiunque richieda di salire fino ad essere colme.
Per i tragitti più brevi, ovvero quelli che non superano l'ora di percorrenza, non fatevi invece mancare un altro tuffo nel folklore filippino utilizzando uno dei numerosissimi tricycle, anch'essi personalizzati dai proprietari e capaci di percorrere qualunque tipo di percorso. E quando dico qualunque, non esagero: noi ci siamo trovati su un tricycle in quattro, conducente compreso, a percorrere chilometri di fango nei quali qualunque nostro mezzo di trasporto avrebbe avuto seri problemi a districarsi.
Sull'isola di Palawan, per spostarsi da Puerto Princesa a El Nido, esistono due soluzioni: il pullman della Cherry e i van. Noi abbiamo preso il primo all'andata e il secondo al ritorno ma, vista la poca differenza di prezzo (450 peso il primo, 500 i secondi) e la grande differenza dei tempi di percorrenza, ovvero oltre le otto ore i pullman e dalle cinque alle sei ore i van, io consiglio questi ultimi.
Per quello che riguarda i pernottamenti noi siamo riusciti a spendere davvero poco dormendo in posti molto dignitosi e puliti, per cui fidatevi anche delle strutture di livello basso che quasi sempre garantiscono comunque un buon standard.
Attrezzatevi per la pioggia il più possibile perché le piogge sono frequenti e abbondanti. Proprio per questo ribadisco anche un altro punto per me molto importante: non pianificate itinerari che prevedano pochi giorni a disposizione per ciascuna località perché la pioggia potrebbe rovinare i vostri piani.
Faccio due esempi su tutti: con condizioni di brutto tempo e quindi di mare mosso, né le barche che conducono all' Underground River, né le barche che conducono alla scoperta delle Bacuit partono dai rispettivi porti. Questo può significare che se si hanno i giorni contati, si potrebbe dover tornare a casa senza aver fatto queste importanti esperienze.
Viste le numerose possibilità di fare snorkeling e le scarse attrezzature messe a disposizione dagli organizzatori dei tour, sarebbe ottimale avere la propria maschera e delle scarpe da scoglio.
I bancomat sono presenti solo nelle città più grandi, mentre la possibilità di cambio valuta è possibile praticamente ovunque.
L'unico luogo classificato come pericoloso è la capitale Manila, per quanto noi non abbiamo avuto problemi di sorta. Tutto le altre località che ho visitato sono molto tranquille e sicure.
Spero che questi consigli possano essere utili ad un gran numero di persone perché questo significherebbe che in tanti hanno scelto le Filippine come prossima destinazione di viaggio!