Questo post può essere considerato un “toolkit”, una vera e propria cassetta degli attrezzi per riuscire a scrivere narrativa breve. E’ più che altro una ripresa dell’articolo scritto su io9 da Charlie Jane Anders che grazie alla sua esperienza ci spiegava qualche segreto del mestiere.
- Il world-building deve essere veloce e spietato: descrivere lo scenario in maniera precisa e diretta, evitando le divagazioni. Prediligere i piccoli riferimenti “obliqui” agli excursus chilometrici.
- Il racconto deve convincere il lettore che ci sia un mondo intorno ai personaggi: la profondità dello scenario non deve insomma essere sacrificata, e questo sottolinea l’importanza del punto precedente. Bisogna riuscire a mostrare qualcosa che non sia direttamente collegato alle ossessioni dei protagonisti.
- Lasciare delle parti non esplorate nei personaggi: Non bisogna quindi esagerare, nei dettagli psicologici o biografici, tralasciando in particolare quelli insignificanti ai fini della storia.
- Introdurre il problema appena possibile, ma senza forzare la mano: fatta eccezione per rari casi , l’esposizione della prova che dovrà affrontare il protagonista a partire dalla prima frase è da evitare tanto quanto le classiche dieci pagine di inutile tergiversare che contraddistinguono la scrittura di un principiante.
- Pensare oltre il genere. Il romanzo “classico” viene visto ormai con sospetto sopratutto dagli editori italiani, incroci tra generi e convenzioni potrebbero avere maggior fortuna nella narrativa breve.
- Non confondere lo stratagemma con la trama: Lo stratagemma è l’idea che quindi può essere una trovata originale,geniale,brillante. Ma non è il plot. L’idea può essere un ritrovato in grado di stravolgere la vita delle persone. Il plot è come quell’aggeggio stravolge la vita delle persone, e in particolare come la stravolge nella storia che stiamo raccontando. E come si adeguano, o reagiscono, i nostri personaggi.
- Evitare la dicotomia trama/personaggi: Non cadere nelle semplificazioni che portano a contrapporre le storie incentrate sui personaggi e quelle orientate alla trama. Queste sono delle ipotesi riduttive divenute “famose” per merito dei corsi di scrittura creativa. La scrittura è molto più complessa di così. E la vostra storia merita sicuramente di meglio, che essere incasellata in uno scaffale ideale.