Menfi. Pd ortodosso lascia fuori dalla porta i renziani. E loro intanto propongono registro unioni civili.
Il Partito Democratico di Menfi tratta i renziani come degli appestati. E pur di non dare loro spazio, l’assessore della giunta Lotà Saverio Palminteri mantiene il suo posto anche in consiglio comunale, con lo scopo evidentemente di non permettere al primo dei non eletti di avere uno scranno della Torre Federiciana. E pensare che tra chi si definisce “renziano” c’è perfino lo stesso sindaco.
Succede così che il gruppo dei renziani non può fare altro che agire attraverso l’associazione “Big Bang”, malgrado il loro leader sia segretario e presidente del consiglio. Renziani i quali, per portare avanti le loro iniziative, chiedono il sostegno di un consigliere comunale che non è del Pd. Stiamo parlando di Lillo Lanzarone, consigliere della lista civica Menfi 2020.
Ci troviamo messi in un angolo, e non siamo mai stati da un Pd locale a trazione personalistica, incantato e dormiente nelle sue assopite posizioni, dietro il muro dell’immobilismo cronico.
Fin qui il quadro della situazione di un Partito Democratico, quello di Menfi, che procede come una famiglia dove però ci sono figli (chi fa politica da tanto tempo) e figliastri (gli ultimi arrivati che probabilmente non hanno la forza di imporsi).
E passiamo alle proposte. Il gruppo del Big Bang ha chiesto all’avvocato Lanzarone di farsi portavoce per presentare in consiglio il regolamento istitutivo del registro delle unioni civili.
Obiettivo del registro è quello di permettere a persone conviventi (non solo a quelle omosessuali) di avere tutelati anche sul piano amministrativo i loro diritti che scaturiscono da rapporti affettivi e dalla necessità della reciproca assistenza morale e materiale. Stiamo parlando della condivisione della casa, dei servizi sanitari e sociali, dello sport, dei trasporti, dei diritti e della partecipazione.
Bisognerà capire adesso come sarà accolta questa iniziativa, sicuramente interessante, dal resto della maggioranza.