Si e’ aperta con un minuto di silenzio la seduta del Consiglio comunale di Cagliari: un momento di raccoglimento per ricordare le vittime del naufragio della Costa Concordia al largo dell’isola del Giglio. Tra queste il pensionato di Portoscuso Giovanni Masia, di 85 anni. Era partito con la famiglia (moglie, figlio, nuora e nipoti si sono salvati) e altri 34 compaesani per una crociera finita in tragedia. La comitiva si era unita al gruppo dei 142 sardi che si era imbarcato mercoledi’ scorso dal porto di Cagliari. Complessivamente erano 208 i sardi sulla nave.
La Costa Concordia oggi si muove a causa del mare agitato e cosi’ le ricerche dei soccorritori sono state sospese. Il comandante Schettino ha ottenuto gli arresti domiciliari ed e’ tornato a casa a Sorrento.”Gli esperti-ricorda il presidente dell’Authority di Cagliari Massidda – dicono che fosse considerato uno dei migliori comandanti in circolazione”.
Polemiche e dissensi sulla decisione del gip di scarcerare il comandante e di porlo agli arresti domiciliari. La procura di Grosseto ricorrerà al Riesame. Dall’interrogatorio del comandante emerge il profilo di un uomo insicuro, inabile, un uomo che si nasconde abbandonando oltre 300 passeggeri in attesa di soccorso. Indagati altri tre ufficiali di bordo che avrebbero raggiunto terra con la stessa scialuppa del comandante.
Ad oggi i morti accertati sono 11, e 28 i dispersi.
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