Consiglio comunale in diretta streaming, nel cassetto da due anni la proposta Schifano (Idv). Il centrodestra sceglia l’astuta mediazione del giornale. Crema così sorpassa Cremona

Creato il 23 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

A Crema si può, anzi si fa, e a Cremona no. Dovunque ti trovi, ti colleghi e segui il consiglio comunale, se ti piace tanto farti del male, oppure se finalmente hai visto una svolta. Comunque il civico consesso, come si diceva una volta, è proprio lì, nel tuo allegro computer o nel tablet (ormai diventato fedele e di compagnia come un animale domestico, per chi non può permettersi un gatto). “A Cremona c’è stato anche un convegno in cui si è esaltata la fibra ottica – ha commentato l’altro ieri Giancarlo Schifano, consigliere comunale dell’Italia dei Valori – però le webcam in consiglio comunale non le mettono. Io le ho chieste nel 2010 e l’interrogazione giace nei cassetti”.
Tristissima constatazione. Perché Cremona si autoesalta campionessa di comunicazione e velocista di internet, e poi non ti permette di assistere dovunque ti trovi al consiglio comunale?

Giancarlo Schifano, IdV

Perché dai fastidio! Non li vogliono i tuoi occhiacci curiosi! Dobbiamo pensare questo? Allora perché non hanno ascoltato Schifano, solo perché è all’opposizione? Sarebbe il massimo della contraddizione. Il Comune pubblica persino le registrazioni audio delle commissioni consiliari, oltre a quella del consiglio comunale, ma vuoi mettere l’impatto visivo di un Perri o di un Corada? Diciamo pure di una Manfredini o una Abbate. Niente, stop, vietato, tutti zitti non se ne parla più. La risposta a Schifano fu che ci volevano parecchi soldi, forse 20mila euro, e poi chissà che accordo con l’Aemcom. A Crema senza tante storie l’hanno fatto subito. Un ordine della donna in tricolore Stefania Bonaldi e tutti ubbidiscono. Addirittura il Movimento 5 stelle di Crema ha già presentato un preventivo per dare il wi-fi a tutta la città. Uno slancio notevole per l’economia, poter comunicare gratuitamente a quella velocità stellare.
A Cremona no. Bisogna per forza che il wi-fi sia a pagamento, tranne che in alcune zone, e che il consiglio comunale te lo racconti il giornale di carta, con tutte le complicazioni del caso e Burgazzi (Pd) che una volta su due lamenta giustamente di essere stato frainteso. Le dichiarazioni di Corada, a volte incisive, non le trovi neanche nella versione dell’ufficio stampa (chissà che direttive riceve l’officio stampa del Comune? Mah!). E certe bizzarre uscite di qualche assessore? Nulla, muro di gomma. E dire che sarebbe persino un’operazione simpatia, almeno per i patiti del settore. Ma nulla si muove.
Davvero triste, molto triste.

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