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Consiglio Comunale live sul bilancio

Creato il 20 febbraio 2012 da Lapulceonline

“Le rettifiche chieste dalla Corte per il prossimo mese sono solo residuali, quindi la sorte è segnata”. Il capogruppo PD Gianni Ivaldi commenta duro in consiglio comunale la situazione del bilancio di Alessandria, seguendo il collega leghista Roberto Sarti, ora all’opposizione. Anche Sarti, sventolando le 48 pagine del report della Corte dei Conti, si è trovato fortemente in disaccordo sulla situazione finanziaria alessandrina, dichiarando ad inizio assemblea di voler abbandonare il consiglio a fine dibattito. L’opposizione ha chiesto le dimissioni del sindaco, assente.

Il presidente del consiglio Gianfranco Cuttica di Revigliasco  - aperto il dibattito con i capigruppo prima di un consiglio comunale apposito – ha comunque anticipato che la commissione bilancio lavorerà sugli ulteriori aggiustamenti.

Aldo Rovito (gruppo misto): “Questo dibattito è inutile. Si approfondisca in commissione”. L’avvocato ha lanciato una frecciatina al leghista Sarti: “Fino a novembre gli assessori del Carroccio in giunta, che facevano?”. La critica verso i politici “padani” è evidente: “quando le cose sono andate male, si sono sganciati”.

Giuseppe Bianchini (UdC): “Vorrei capirne un po’ di più, in commissione”. Nonostante lo squilibrio strutturale citato nelle pagine del rapporto della Corte, ha chiesto di salvare il salvabile.

Diego Malagrino dei Moderati si dice allibito dal comportamento del Sindaco, sia per il commento a caldo di venerdì scorso (critiche a Mara Scagni e ai giudici comunisti), sia per l’assenza di stasera. Malagrino ha chiesto le dimissioni di Fabbio: “almeno fino alle elezioni saremo sicuri di non subire altri danni, come l’acquisto scellerato di duecento penne.

Mario Bocchio (Pdl) non accetta lezioni di democrazia. Respinge le accuse di “Fabbio come Schettino”, ovvero di un comandante che abbandona la nave. “I leghisti vogliono ricostruirsi la verginità, dopo aver lottato per piazzare le mogli”, mentre dal centrosinistra non accetta lezioni di moralità (cita il “dissesto” lasciato da Mercedes Bresso in regione).

Bellotti (IdV): “Non mi meraviglio che il sindaco non ci sia. Antepone, come sempre, gli interessi di partito. Vandone ci ha preso in giro, dicendo che era tutto a posto. Le parole sono stanche. Votiamo le mozioni di sfiducia incrociate e mandiamo a casa questo sindaco”.

Barberis (Rif. Comunista): “Avete letto a quanto ammonta il deficit? Come pensate di risollevarle la città, dopo aver detto di amarla? Sulle accuse mosse da entrambe le parti facciamo commissioni d’inchiesta, pensiamo al codice etico. Basta, basta, basta”.

Maurizio Grassano (Misto): “Maggioranza e opposizione si scannano per il vil denaro. Spezzo una lancia: questo disastro è iniziato ben prima della giunta Fabbio, io c’ero e lo so. Cerchiamo un Monti di turno per risolvere i problemi della città” (governo tecnico?).

Fabrizio Priano (PdL): “A partire dalla settimana prossima si approfondiranno in commissione le tematiche tecniche.  Vorremmo chiarimenti di alcuni dati dal ragioniere capo e dai revisori comunali. Se non siamo nei parametri chiediamo il dissesto, altrimenti facciamo il possibile per capire e aggiustare i conti. I parametri pfissati per legge non sono un’opinione. Siamo in una fase di criticità, non dissesto”.

Urla e bagarre in consiglio dopo le critiche del consigliere La Greca contro i colleghi che erano usciti dall’aula.

 


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