Si è riunito oggi il Consiglio degli studenti di Unito. All’ordine del giorno l’approvazione del nuovo regolamento, scritto nell’arco di tre sedute e composto da quaranta articoli, e la composizione di nuove commissioni permanenti che lavorino sui temi “caldi” che l’università si trova (e si troverà, a partire dall’autunno) ad affrontare: didattica, tassazione, diritto allo studio, servizi agli studenti.
“È un regolamento che vuol’essere più funzionale e più completo possibile” è la dichiarazione del neo presidente Ludovico Astengo in merito. Semplificate le modalità di votazione del consiglio, istituite nuove norme che evitino eventuali conflitti di interesse su deliberazioni di natura economica; il regolamento inoltre reca in testa un preambolo, un “articolo zero” che evidenzia come il Consiglio, nella sua azione, si ispiri agli ideali dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antisessismo. “Un richiamo ai valori costituzionali che non ha niente di estremistico-prosegue il presidente-: in tempi di crisi, di tessuto sociale lacerato, di emergere di nuove eversioni rifarsi ai valori fondanti la Costituzione è un obbligo spesso dato per scontato. Ma proprio la situazione sociale italiana rende necessario rimarcare i fondamentali della vita associata”.
Un regolamento che, al momento di essere votato, ha trovato il netto rifiuto dei consiglieri di minoranza appartenenti a Obiettivo Studenti. “Si è trattato non di un rifiuto in toto del regolamento ma di una discussione sull’articolo tre, che prevede le norme per identificare i rappresentanti che dai vari dipartimenti dell’Ateneo vanno a comporre il Consiglio”. La maggioranza intendeva incentivare il mandato degli elettori dando la nomina dei membri del Consiglio alla lista che avesse preso più voti alle elezioni, Obiettivo Studenti invece ha optato per una “seconda elezione” all’interno dei dipartimenti stessi, andando così a “minare” il risultato elettorale e la volontà degli studenti votanti. In ogni caso l’ufficio di presidenza intende istituire un’altra commissione che abbia funzioni di controllo e di eventuale modifica dello stesso regolamento laddove risultasse inefficace.
A proposito dei primi “cento giorni” (trenta, in verità) di Astengo alla presidenza, lo studente si dice più che soddisfatto. I membri del Consiglio sono validi e preparati, all’altezza della situazione e non sembrano “spaventati” dalla formalità che un’organo di Ateneo richiede. Un ambiente dunque molto sereno, retto da un ufficio di presidenza sobrio e conciliante (consideratane anche la composizione: oltre al presidente uno dei due vice appartiene a Studenti Indipendenti, l’altro -Civetti- a Obiettivo Studenti). L’organo inoltre si è subito dimostrato attivo, prendendo posizione in merito alle recenti mobilitazioni sulle borse di studio, il che fa presagire al presidente e agli stessi componenti del Consiglio un’azione di rappresentanza efficace e veramente democratica. “D’altronde -conclude Astengo- parliamo dell’organo più rappresentativo all’interno dell’Ateneo”.
Articolo di Jacopo Calzi