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Consorzio irrigazioni, nuove nomine, altre battaglie con la Regione e monumentale restauro a Spino D’Adda

Creato il 15 maggio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

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Come si complica a volte la via per uscire dal labirinto.
Intanto il sindaco Oreste Perri non può sbagliare: i nominati non sorprendono forse perché nulla deve cambiare. I poteri rappresentati sono caratteristici. Il Consorzio reca la vecchia denominazione di “ente morale”, come l’Anpi. “Quale dei due è più combattivo? C’è una sola morale a Cremona o due?” mormora una voce non allineata.
Quel che fa vibrare di passione, piuttosto che le tradizionaliste nomine, è il confronto aperto con la Regione, tanto per nominare solo uno dei temi trattati dal direttore Stefano Loffi nelle sue news.
La sperimentazione triennale dedicata al DFM, ovvero deflusso minimo vitale dei fiumi, è stata confermata dal Pirellone, che considera però solo le acque superficiali e non quelle sotterranee, che pure esistono, scorrono, quiete, inosservate, preziose.
C’è il rischio, segnalato dal direttore di via Battisti 21, che i fiumi siano considerati per quello che sembrano ora, vittime come sono di furti d’acqua, escavazioni in alveo e altri eventi che ne alterano il flusso naturale. Attività non raccomandabili che possono determinare il DFM senza che la Regione faccia altro che registrare. Riuscirà il Consorzio a evitarlo?
(Ma quanto conta Cremona in Regione? Il neosenatore Formigoni, oltretutto, come presidente della commissione agricoltura, sarà così sensibile e decisivo?)
Si può aggiungere il dubbio: ma è proprio necessario che in provincia l’assetatissimo mais debba imperare? Una monocoltura così avida di preziosa acqua non fa sorgere il desio d’una alternativa?
Chiaramente finora no. Piuttosto si “coltiva energia” nell’agricoltura ipertecnologica e ultra-industrializzata.
Una strana contraddizione che meriterebbe una garbata riflessione: l’ambiente non sopporta di tutto né si trova a disposizione dell’uomo e della sua discutibile volontà, soggetta a passioni non sempre controllate,
Il direttore Loffi annuncia anche la prossima inaugurazione del monumentale restauro di Spino D’Adda, in programma per il 20 maggio.
Ecco le sue parole, dal link www.consorzioirrigazioni.it

Terminata la discussione, perché tale dovrà essere, i convenuti si sposteranno al vicino punto d’inizio del canale Pietro Vacchelli, per partecipare all’inaugurazione del restauro della parte monumentale dell’opera di presa, che finalmente potrà mostrarsi nel suo splendore originario. Vero gioiello d’architettura e di arte in un grandioso scenario di acqua e terra, potrà d’ora innanzi essere apprezzato da tutti e in particolare dagli ormai numerosi cicloturisti che transitano in quei luoghi, grazie alla pista realizzata dal Parco Adda Sud. Anche l’Irrigazione Cremonese avrà così nuovamente acquistato questo eccezionale segno della propria eccellenza.

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