Fare la spesa non è soltanto una delle incombenze quotidiane, ma è anche un modo di scegliere il nostro stile di vita e l'impatto che questo ha sul pianeta. Si tratta di scegliere se sostenere le multinazionali ed il loro comportamento non etico oppure orientare i propri acquisti verso la sostenibilità, sia dal punto di vista ambientale che sociale.
Spesso non ci rendiamo conto che acquistando una certa merendina o una certa bibita, un detersivo o uno shampoo, oltre che mettere in pericolo la nostra salute, alimentiamo sfruttamento del lavoro, sperimentazione animale, deforestazione e distruzione di terre coltivabili, finanziamento di guerre, inquinamento di fiumi e mari, corruzione di governi ed organizzazioni internazionali, uso e diffusione di OGM.
Acquistiamo i beni esposti sugli scaffali dei supermercati senza chiederci quale sia il loro ciclo produttivo, in quali condizioni di lavoro siano stati prodotti e cosa combina nel mondo la multinazionale che li produce. Sì, perchè ormai quasi tutto ciò che troviamo sugli scaffali del supermercato è prodotto da una decina di multinazionali che gestiscono il mercato globale e che sono spesso coinvolte in gravi episodi criminosi e quando acquistiamo i loro prodotti stiamo approvando tutto ciò che c'è dietro la loro produzione.
Ma che cos'è una multinazionale?
Una multinazionale è una società che organizza la sua produzione in più Paesi diventando di fatto una entità sovranazionale.
Le maggiori multinazionali hanno un ruolo molto importante nella globalizzazione ed influenzano di fatto l'economia e la politica delle varie nazioni nelle quali operano, arrivando ad avere disponibilità finanziarie superiori a quelle delle economie dei paesi in via di sviluppo.
Questi colossi, per eliminare la concorrenza, acquistano aziende per pochi soldi, le smembrano, licenziano i dipendenti, trasferiscono gli stabilimenti produttivi in Paesi dove lo sfruttamento dei lavoratori è la prassi e globalizzano così il mercato, vendendo i prodotti al prezzo che vogliono e diminuendo sempre più la qualità degli stessi.
Per compensare questa scarsa qualità le multinazionali spendono cifre esorbitanti in messaggi pubblicitari per convincerci che i loro prodotti sono buoni e sani, facendo pagare i costi di queste campagne al consumatore finale, aumentando il prezzo di prodotti che in realtà hanno un valore di produzione molto inferiore.
Come consumatori, abbiamo un grande potere che è quello di influenzare i loro profitti e quindi i loro comportamenti.
Uno degli strumenti che abbiamo a disposizione per farlo è il boicottaggio, che consiste nell'interruzione organizzata dell'acquisto di un determinato prodotto per indurre i produttori ad abbandonare i comportamenti insostenibili. Grazie alle campagne di boicottaggio organizzate da appositi movimenti, ci sono stati molti miglioramenti nei comportamenti di alcune multinazionali e si è capito che il consumatore ha in mano il grande potere di scegliere cosa comprare, influenzando così le aziende produttrici.
Ma quali sono questi crimini commessi dalle più potenti aziende che controllano il mercato mondiale?
Nestlè
E' una delle multinazionali più boicottate al mondo. Oggetto del boicottaggio è stata soprattutto la politica aziendale utilizzata per la vendita del latte in polvere. La Nestlè avrebbe provocato la morte di un milione e mezzo di bambini per malnutrizione nei paesi del Terzo Mondo, incoraggiando e pubblicizzando l'alimentazione dei neonati con il biberon, fornendo informazioni distorte sull'opportunità dell'allattamento artificiale e fornendo campioni gratuiti di latte artificiale negli ospedali dei Paesi poveri.
Scoraggiando l'allattamento al seno attraverso pressioni psicologiche che decantavano il latte artificiale come superiore nutrizionalmente al latte materno e fornendo confezioni gratuite di latte in polvere hanno indotto milioni di neomamme dei paesi poveri a scegliere l'allattamento artificiale, finchè una volta scomparso il proprio latte naturale (le confezioni gratis duravano giusto il tempo sufficiente a far andar via il latte materno) non avevano altra scelta. Il problema è che la gran parte delle mamme di questi paesi non potevano permettersi di acquistare il latte in polvere e pertanto veniva diluito con molta più acqua di quella necessaria, causando malnutrizione. Inoltre in questi paesi è difficile trovare acqua pulita e così il latte veniva preparato utilizzando acqua sporca e infetta, con gravissime conseguenze per la salute dei neonati, che morivano di dissenteria.
La Nestlè è anche criticata e boicottata per intere aree di foresta distrutte per far posto a piantagioni di caffè e di cacao, per sfruttamento di lavoro minorile, per l'utilizzo di OGM nei suoi prodotti, per lo sfruttamento delle risorse idriche, per il sostegno a regimi dittatoriali, abusi di potere, frodi e illeciti finanziari.
Leggete qui e qui per approfondire.
E per capire meglio cosa c'è dietro la produzione del cioccolato potete guardare questo documentario: The Dark Side of Chocolate
McDonald's
Un altro colosso oggetto di continuo boicottaggio è la catena di fast food Mc Donald's accusata di sottopagare i dipendenti, utilizzare carne di pessima qualità derivante da allevamenti intensivi che somministrano massicciamente antibiotici e farmaci agli animali, costretti a continue gravidanze.
Altro motivo di boicottaggio della famosa catena di fast food è la scorretta campagna pubblicitaria mirata ai bambini, che influenza con regali e gadgets, decantando il proprio "cibo" come salutare, mentre è ormai noto che questo tipo di cibo è una delle principali cause di obesità tra i giovani.
Qui e qui per approfondire.
Monsanto
E' la prima azienda al mondo produttrice di semi, un impero industriale costruito attraverso rapporti di collusione con l'amministrazione statunitense, pressioni e tentativi di corruzione. E' la principale responsabile dell'estensione delle colture OGM nel mondo, senza aver fatto serie ricerche in merito alla loro pericolosità sia per l'uomo che per l'ambiente.
Ha creato sementi sterili che i contadini devono riacquistare ogni anno e che resistono solo agli erbicidi prodotti dall'azienda stessa.
Questa multinazionale produce anche la maggior parte dei fertilizzanti, diserbanti ed antiparassitari tossici presenti sul mercato ed è stata spesso multata per inquinamento dell'ambiente, smaltimento improprio di sostanze chimiche e per aver omesso di riportare sui suoi prodotti gli effetti tossici sulla salute umana e sull'equilibrio ecologico del Pianeta.
Qui potete trovare approfondimenti sulla storia della Monsanto.
Vandana Shiva è un'attivista e ambientalista indiana che si batte per cambiare le pratiche agricole e la battaglia che l'ha resa famosa anche in Europa è stata quella contro l'introduzione degli OGM in India e contro le pratiche di aziende come la Monsanto. In questo video spiega il problema degli OGM e l'importanza della biodiversità e molte altre questioni sugli effetti della globalizzazione.
Coca Cola
E' sicuramente la multinazionale più famosa nel mondo quella che produce la bevanda che tutti conosciamo.
La Coca cola Company è accusata di molte malefatte tra cui sfruttamento del lavoro minorile nelle piantagioni dello zucchero, prosciugamento ed inquinamento delle falde acquifere, comportamenti minatori antisindacali (si parla anche di uccisione di molti dirigenti sindacali), violazione dei diritti umani e violazioni delle leggi sulla concorrenza.
Ma una delle accuse principali è quella sui danni alla salute derivanti dal consumo della famosa bibita, che contiene anidride carbonica, caffeina e aspartame, nella versione light. Sono noti ormai, attraverso molti video su youtube, gli effetti corrosivi della coca cola che viene utilizzata per sgrassare, togliere la ruggine e smacchiare.
Qui un approfondimento.
Sono stati anche scritti libri interi sui soprusi e le malefatte della più nota multinazionale al mondo, uno tra questi è La storia segreta della coca cola
Procter & Gamble
Altro colosso industriale di beni di consumo tra i più svariati come Dash, Vicks Sinex, Swiffer, Ambipur, Eukanuba, dentifrici AZ, Olaz, Gillette, Wella, Lines, Pampers, Replay, Lacoste e molti altri.
Azienda multinazionale storicamente boicottata dagli animalisti per la sperimentazione animale, ma anche per essere la maggiore produttrice di rifiuti al mondo: i pannolini.
Boicottata inoltre per la produzione di "cibi" contenenti OGM, per aver esercitato pressioni sul potere politico, attraverso donazioni ai partiti americani, per ottenere autorizzazioni e leggi ad hoc, per aver creato danni all'ambiente, inquinando pozzi e per aver violato i diritti dei lavoratori.
La multinazionale è ritenuta anche responsabile della deforestazione dovuta alla produzione dell'olio di palma, mettendo anche a rischio, a causa della distruzione degli habitat, animali già in pericolo di estinzione come la tigre di Sumatra.
Qui per approfondire.
Queste sono solo alcune delle multinazionali "cattive" che gestiscono la quasi totalità della produzione e della distribuzione mondiale di beni.
Un capitolo a parte andrebbe scritto sulle società petrolifere, le cui diramazioni sono più misteriose e quindi il consumatore ha meno controllo. Queste società hanno molta più influenza sui governi ed inoltre formano cartelli economici per evitare di farsi concorrenza e per mantenere alti i prezzi.
Potete leggere qui per approfondire.
Certo non è semplice districarsi tra i vari marchi, che sono riuniti in pochi gruppi di produttori.....ad esempio Perugina, Buitoni, Locatelli, La Valle degli Orti, Fiuggi, L'Oreal e molti altri fanno tutti capo alla Nestlè, persino la marca di abbigliamento Diesel....lo sapevate?
Inoltre questo inglobamento di marchi è in continuo cambiamento quindi è necessario tenersi continuamente informati, perchè un prodotto che pensavamo fosse etico, di qualità e fabbricato da un'azienda attenta all'ambiente potrebbe ad un certo punto essere inglobato in una di queste multinazionali "cattive".
Un esempio è quello dei prodotti a marchio The Body Shop, azienda etica ed ambientalista operante in campo cosmetico, nota soprattutto per i suoi prodotti cruelty free (non testati su animali) che è poi stata acquistata da L'Oreal ed è ora quindi proprietà di Nestlè....non certo famosa per etica e ambiente!
Concludendo, essere consumatori consapevoli significa ridurre i consumi autoproducendo il più possibile, non sprecando, riparando gli oggetti, riutilizzandoli e riciclandoli e poi, per quello che è necessario acquistare, informarsi sui prodotti e boicottare quelli non sostenibili.
Acquistare senza porsi troppe domande è certamente più semplice, ma fare acquisti consapevoli potrà fare di noi la goccia che cambierà il mondo ... perchè tante gocce formano il mare ... del cambiamento!
E' necessario cambiare questa mentalità consumistica e insostenibile per salvaguardare il nostro meraviglioso Pianeta e tutti i suoi abitanti e preservare quel che ne resta è responsabilità di tutti noi nei confronti delle generazioni future.
articolo di approfondimento
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