Dalla nostra inviata negli USA.
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+Tempi duri anche per la Chiesa cattolica a New York.+
Una signora di 67 anni è stata arrestata per aver sottratto alle casse dell’Arcidiocesi a Manhattan ben 1 milione di dollari durante gli otto anni in cui aveva prestato servizio come contabile.Nonostante l’aspetto tranquillo ed irreprensibile,la nonnina aveva il vizio di inventare delle spese fasulle,incassare e girare il denaro su dei conti privati di sua proprietà.
Vedete dunque come oggidì anche le donne si diano da fare in settori professionali che erano considerati praticamente monopolio maschile.
Dal momento che assegni inferiori ai 2500 dollari non venivano controfirmati dai superiori,la signora in sette anni ha emesso 450 assegni appena inferiori alla cifra limite e se li è incassati lei per pagarsi il mutuo, e sostenere un tenore di vita che non avrebbe potuto permettersi altrimenti.
Questo denaro era destinato alla creazione di scuole cattoliche.
Il tutto è nato da una revisione contabile di routine il dicembre scorso,e l’impiegata è stata licenziata.
Quando era stata assunta nel 2003 l’Arcidiocesi non aveva ancora l’abitudine di controllare se i nuovi assunti avessero avuto delle pendenze con la legge,mentre ora si è appurato che nel 1999 la stessa signora aveva già avuto delle noie con la giustizia di Manhattan per aver sottratto circa 46mila dollari ad una ditta di lavoro temporaneo dove si occupava degli stipendi.
Anche in questo caso usava duplicare gli assegni ai dipendenti,uno dei quali se lo ficcava nella borsa incassando tramite delle carte intestate a persone diverse.Si era riconosciuta colpevole di furto ed aveva ottenuto cinque di anni di libertà vigilata oltre ad un certo numero di ore da trascorrere ai servizi civili di pubblica utilità.
Nell’1986 era già stata riconosciuta altrettanto colpevole di truffe varie e furto nel Bronx,e come pena le erano stati concessi tre anni di libertà condizionata.
Ora l’Arcidiocesi si è vista costretta a rivedere tutte le operazioni interne di assunzione e di gestione affinchè non si ripetano episodi di questo genere,ma il tutto cade proprio in un momento in cui è obbligata a chiudere scuole e chiese per mancanza di denaro ed ha rivolto un appello per raccogliere 15 milioni di dollari dai fedeli che rappresentano le spese di carità di un anno.
“Stiamo continuamente rivedendo come si maneggia il denaro delle elemosine per dare migliori prove di essere dei buoni amministratori di quanto ci viene offerto.” ha commentato un portavoce.
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