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Contador squalificato per 2 anni: è il trionfo della giustizia
Creato il 06 febbraio 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurraAndy Schleck e Michele Scarponi, gioite: avete vinto un Tour de France ed un Giro d'Italia. Ai nostri occhi però, già da tempo, eravate i trionfatori naturali, perché Alberto Contador non è mai stato un corridore 'pulito'. Dal coinvolgimento inequivocabile nell'Operacion Puerto, naturalmente fatto passare sotto silenzio dalla Federazione iberica, fino alla positività al clenbuterolo nella Grand Boucle 2010, per la quale solo oggi, a quasi due anni di distanza, è arrivata la sacrosanta sentenza del Tas di Losanna: Alberto Contador è stato squalificato per due anni, che, decorrendo la sospensione dall'agosto 2010, scadranno il 6 agosto 2012. In ogni caso Dopador (mai soprannome fu più azzeccato) si vede revocare tutti i successi di questi anni, successi conquistati con l'inganno e la menzogna. Schleck, dunque, entra nel palmares del Tour de France con il trionfo del 2010, mentre Scarponi può celebrare la sua prima vittoria in una corsa a tappe con il Giro d'Italia 2011.
La sentenza del tribunale di Losanna rappresenta una vittoria per il ciclismo ed il trionfo della giustizia. Un eventuale assoluzione, infatti, non avrebbe fatto altro che lenire ulteriormente la fiducia degli appassionati verso uno sport in cui troppo spesso i 'furbetti' la fanno franca. La squalifica dell'iberico, inoltre, costituisce anche una decisa sconfitta per il sistema sportivo spagnolo, in cui, come denunciato dal sottoscritto in tempi non sospetti, viene attuato un vero e proprio doping di Stato non così dissimile da quello praticato nell'Unione Sovietica trent'anni fa. Qui troverete tutti gli approfondimenti sul tema: http://sportsecondomilitello.blogspot.com/2011/05/denuncia-al-sistema-sportivo-della.html.
Da oggi, dunque, possiamo tornare a guardare al ciclismo con rinnovata speranza, auspicando che tagli il traguardo a braccia alzate realmente il migliore e non il più dopato.
Sì, oggi il ciclismo ha ritrovato la sua dignità. Dopador, invece, l'ha persa per sempre.
Federico Militello
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