Conte: “Caso-Pirlo?   Da oggi nuove regole”

Antonio Conte in conferenza stampa

ULTIMISSIME CALCIO (Torino). Non c’è un caso Pirlo ma Antonio Conte e la Juventus hanno deciso di introdurre da domani una nuova regola interna, segnale che quanto avvenuto domenica con il centrocampista, che non d’accordo per la sostituzione è rientrato direttamente negli spogliatoi, non è stato del tutto indolore. Nella conferenza stampa della vigilia di Chievo-Juventus il tecnico bianconero fa il pompiere, “Non c’è nessun caso Pirlo perchè fino ad oggi non avevamo stabilito nulla. Da oggi abbiamo definito una regola precisa: se non si esce in barella, si deve venire a sedersi in panchina e guardare la partita con il resto della squadra. Se questo non avviene vi sarà una multa e l’esclusione dalla rosa per un mese e mezzo. Facile? Facilissimo, semplice? Semplicissimo”.

Archiviato il caso che a parole non esiste, il tecnico leccese non è preoccupato per la sterilità della squadra, 52 tiri in porta e solo tre reti nelle ultime due partite: “Ero più preoccupato quando abbiamo vinto due volte con la Lazio segnando quattro gol a partita, ma tirando poche volte in porta. Ecco perché in entrambi i casi avevo parlato di risultato ampio e bugiardo, perché dal punto di vista offensivo non ero soddisfatto Il risultato spesso influenza i giudizi, ma io preferisco le prestazioni viste contro Copenaghen e Verona. Abbiamo capitalizzato poco, un po’ per imprecisione, un po’ per bravura degli avversari e un po’ per sfortuna, ma ma la mole di gioco prodotta resta”.

Osservando le prime quattro giornate di campionato, Conte conferma la sensazione che aveva già espresso un mese fa confessando però di non essersi aspettato “Inter, Napoli, Roma e Fiorentina già così forti. Non mi aspettavo che i miei pronostici di inizio anno fossero confermati nell’immediato. Non volevo mettere le mani avanti, parlavo  a fronte di disamine tecniche. Chi gioca contro di noi gioca la partita della vita, e questo sarà un ulteriore ostacolo sulla via dello scudetto. Ripeto, sarà molto molto molto difficile confermarci in Italia”.

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