NOTIZIE (Juventus Stadium, Torino. )L’allenatore della Juventus Antonio Conte ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD, nel post partita di Juventus-Milan.
Era rigore quello di Amelia su Asamoah?
Era inevitabile che Amelia volesse difendere un pochettino il suo operato. Non penso che ci siano particolari dubbi su questo episodio. E’ inevitabile che da parte sua ci sia amarezza perché questo episodio ha deciso una partita equilibrata in cui abbiamo dovuto faticare, in cui il Milan ha tenuto bene il campo ed era la squadra imbattuta nel girone di ritorno. Il fatto di trovarci a 18 punti sopra di loro è sicuramente motivo di grande soddisfazione, e un grande plauso va ai ragazzi perché oggi non era facile perché anche con otto punti di vantaggio qualche pensiero brutto ti viene soprattutto dopo la vittoria del Napoli a 30 secondi dalla fine. Nel primo tempo ci è venuta un po’ di ansia e un po’ di nervosismo. E’ la sesta vittoria consecutiva e sento parlare di Scudetto da sei partite. E dopo queste sei vittorie siamo a undici punti di distacco dal Napoli e adesso a più diciotto dal Milan. Complimenti a questi ragazzi, c’è da parte nostra voglia di chiudere i conti perché vogliamo anche un po’ rilassarci, visto che è stata un’annata molto dura. A me interessa chiudere i conti, dove, quando e con chi per noi non conta. Sappiamo le insidie che una stracittadina porta ma da parte nostra c’è voglia di fare grandi cose così come avrà voglia il Torino di batterci nel derby. Dobbiamo fare 4 punti e prima li facciamo e meglio è.Quando ha cominciato a pensare seriamente che lo Scudetto era vicino? Conte sarà al 100% l’allenatore della Juventus anche nella prossima stagione?
Concentriamoci sulla prima domanda che è la cosa più importante. Sto ripetendo ai ragazzi partita dopo partita che ogni volta è un pezzo di Scudetto. I ragazzi mi chiedono: “Ma questo Scudetto quanto è grande?”. Oggi sicuramente è un passo non decisivo. Vado a ritroso. Se di queste ultime sei partite ne avessimo pareggiate anche solo due, avremmo il Napoli a sette punti. Chi sta davanti ha il vantaggio di non dover guardare gli altri perché basta vincere, però bisogna vincere. Siamo al 110% concentrati sull’obiettivo perché sarebbe straordinario conquistare il secondo Scudetto a questi ritmi. Ringrazio i ragazzi perché stanno facendo veramente qualcosa d’importante, vincere non è mai facile, diventa facile se lavori con abnegazione, voglia e i miei ragazzi lo fanno quotidianamente.
Le tue posizioni e quella della società sembrano un po’ inconciliabili sul futuro. Dopo il Bayern hai detto che non si possono costruire i grattacieli con i secchielli e le palette. Marotta ha detto che si vuole continuare a vincere rispettando i parametri economici e rispettando i costi. Solo apparentemente sono due posizioni lontane?
Io ho risposto a una domanda perché qualcuno mi ha chiesto se dovevo aspettare di vincere il campionato per programmare il futuro. Io ho risposto: “Il futuro o eventuali obiettivi ci stanno e uno magari ci parla o ha già parlato”. E’ inevitabile che il discorso economico viene prima di tutto. Vincere non capita sempre, questo sia chiaro. Se lo facciamo quest’anno sono due anni, senza spendere o spendendo il giusto. E’ inevitabile che si farà di necessità virtù e si faranno le giuste valutazioni a fine annata sotto tutti i punti di vista.