Gli articoli di Donna Spencer sono sempre interessanti e ricchi di informazioni utili, per questo tutte le volte che ho l’occasione ve li propongo in italiano; l’ultimo che è stato pubblicato su uxmastery riguarda la metodologia da utilizzare per condurre un audit con i clienti.
Prima di tutto cerchiamo di capire cosa sia un audit: l’audit è una valutazione indipendente volta ad ottenere prove riguardanti un determinato oggetto di indagine; se tu stai lavorando su qualsiasi tipo di progetto di re-design che coinvolge una grande quantità di contenuti, come quelli che si possono avere su un sito web, un portale o riguardanti una intranet aziendale, uno dei primi compiti che dovrai assolutamente svolgere, sarà quello della verifica dei contenuti.
Questa attività sicuramente non è una di quelle più interessanti e stimolanti che tu possa affrontare, anzi, ma se ti stai occupando di una riprogettazione di un sito, verificare i contenuti è una attività che, seppur pesante, devi affrontare.
Che cosa è un content audit
Il content audit è una attività di verifica di tutti i contenuti di un sito web, esistono tre tipi di controllo che è possibile effettuare:
- un inventario completo dei contenuti: un elenco completo di tutti gli elementi relativi al contenuto presenti nel sito. Questo comporta una analisi di tutto il testo e anche di tutti i potenziali file scaricabili
- un inventario parziale dei contenuti: un elenco parziale dei contenuti, ovvero un subset di tutti i contenuti, come per esempio una parte del sito o solo gli articoli pubblicati negli ultimi sei mesi
- un contenuto campione: una analisi più superficiale basata su un contenuto campione
A cosa serve ?
Lo scopo principale del content audit è quello di fornire una analisi dei contenuti del sito da analizzare e considerare in fase di r-progettazione: se stai pensando di modificare l’architettura dell’informazione del sito, conoscere i contenuti ti sarà sicuramente utile, inoltre un elenco di tutti quello presente nel sito ti sarà sicuramente utile nel momento in cui andrai a parlare con gli autori per la nuova gestione delle informazione ed eventualmente una loro riscrittura. Se invece state pensando di passare ad un nuovo sistema di gestione, conoscere i contenuti che erano presenti vi sarà sicuramente utile per impostare il lavoro.
Un elenco completo dei contenuti non è l’unico vantaggio del content audit: avere il controllo consente di poter prendere decisioni riguardo la direzione del sito, ci permette una migliore ottimizzazione oppure di eliminare informazioni vecchie e sbagliate e correggerle con nuove e più aggiornate.
Cosa include un content audit ?
Per gestire i content audit Donna ci suggerisce di usare i fogli di calcolo: sono flessibili, consentono di gestire molte informazioni e sono facili da sharare con altre persone interessate al progetto.
Il consiglio è raccogliere queste informazioni per ogni tipo di pagina:
- titolo di navigazione: il nome del collegamento al contenuto, il suo titolo.
- la url ovvero visualizzare la url completa
- commenti: tutto ciò che è necessario annotare
- gerarchia del contenuto: ovvero segnare i collegamenti fra i vari elementi del contenuto
Inoltre si potrebbero aggiungere queste informazioni
- tipo di contenuto: si tratta di una pagina principale, un articolo, una news ?
- summary: il riassunto della news
- Autore: chi lo ha scritto
- Proprietario: non corrisponde all’autore, ma chi è il proprietario del contenuto
- Data ultimo aggiornamento: il contenuto è stato aggiornato? Se si, quando?