Magazine Attualità
Qualità di prodotto, Beta testing e Content Marketing
Nell’era dei mercati conversazionali, i social media sono per esempio il catalizzatore ideale per dare visibilità alle novità che si andranno a proporre.
E’ bene ricordare che la qualità del prodotto e dei servizi offerti rappresentano un biglietto da visita strategicamente rilevante per favorire il processo di acquisizione di utenti.
In altre parole, si deve adottare un approccio dinamico in grado di dare il via a un processo di evangelizzazione attraverso il passaparola spontaneo. Il passaggio successivo di un simile approccio sarà quello di avere un effetto positivo di lead generation.
Quando si ha a che fare con il lancio di un nuovo prodotto, specialmente se relativo al mondo del digital, si consiglia di seguire la logica del Minum Viable Product ( tema ben articolato e approfondito nel libro The Lean Startup di Eric Ries).
MVP ma anche MVA
Un simile processo di MVP si implementa attraverso il rilascio di una prima versione beta testing agli utenti, che hanno manifestato interesse a seguito ad esempio di un articolo, che introduce il lancio e loro successiva iscrizione alla newsletter per essere aggiornati in anteprima sulle future novità. IN questo fase anche l'attività di content marketing deve essere vivace e continuare a incuriosire l'utente. E' fondamentale non solo creare e rilasciare un Minimum Viable Product ma anche raggiungere una Minimum Viable Audience.
Il ruolo degli utenti
Il ruolo di questi utilizzatori iniziali sarà quello di calarsi nella parte attiva del processo attraverso il rilascio di feedback e commenti sul beta del prodotto.
Suggerimento: in genere le diverse novità e migliorie del prodotto devono essere modellate e implementate nel tempo al fine di non dare il tutto subito. E’ preferibile una soluzione a rilascio lento al fine di crescere step by step con costanza. L'utente deve capire che il team è motivato a elevare il prodtto a standard sempre migliori nel tempo.
La finalità della strategia step by step
Questa strategia di rilascio costante nel tempo di novità del prodotto unitamente all'utilizzo delle tecniche di Content Marketing favorirà altresì di raggiungere diversi scopi:
- guadagnare visibilità
- incrementare la fedeltà dell'utente
- far conoscere il prodotto già nelle sue fasi iniziali
- sviluppare un crescente di community
- dare risposte a chi fa domande.
La Fase di pre lancio: quali strumenti
In fase di pre lancio occorrerà pertanto implementare:
- un blog dove scrivere contenuti tematici della nicchia di riferimento enfatizzando sul nuovo prodotto che sarà rilasciato. Gli articoli non devono essere promozionali ma devono dare contneuti a valore aggiunto. Si consiglia poi di strutturare un blog con framework omnicanale (per leggere i vantaggi di un sito responsive, rimando a un articolo a cura di Gianluca Abbiati di babitamedia: "I vantaggi del Responsive design (anche in otticas SEO)".
- attivare gli account sui principali social network ritenuti in line con i nostri target ed iniziare a postare news e frasi che incuriosiscono.
- creare una landing page dove iniziare a raccogliere i contatti potenzialmente interessati a conoscere l’evoluzione del progetto (Fase iniziale di profilazione) attraverso invio della newsletter. (per approfondire l'argomento leggi l'articolo: "Come creare una landing page che converte in 8 mosse").
A quali domande rispondere sul Target di riferimento?
L'individuazione del target di riferimento passa attraverso un'attenta ricerca sul web e una costante raccolta e analisi di dati statisticamente rilevanti.
In particolare, è bene porsi le seguenti domande:
- il target di riferimento dove è attivo e come si comporta?
- quali sono i canali online (community, social networks, forums, Q&A, blog, portali tematici) di riferimento del nostro target utenti?
- il target di riferimento come interagisce sul web?
- quali partnership possono essere individuabili con specifici brand che possono essere di supporto per ottenere visibilità?
Per approfondire il tema su come raggiungere il target utenti rimando ad un precedente articolo, che avevo redatto in seguito ad un intervento di Alberto Mari di Outbrain in occasione degli Internet Days.
Monitoraggio del mercato di riferimento
Occorre attivare una stretta e costante attività di monitoraggio delle conversazioni online relative alla nicchia di mercato di riferimento, dando un’occhiata anche alle strategie intraprese dai competitors principali.
Un simile approccio si traduce in un processo plurifase, articolato secondo quanto segue:
- Analisi feedback e conversazioni positive o negative
- Monitoring dei contenuti tematici che generano più interazione e più interesse
- Individuazione dei principali influecencers o degli opinion leader del comparto di riferimento.
7 Categorie di Utenti
E’ bene ricordare che gli utenti non si muovono allo stesso modo sul web: uno studio della forrester Research ha infatti individuato 7 diverse categorie di individui, che si distinguono proprio per il loro comportamento sul web e più nello specifico nei social media.
Qui sotto si riporta uno schema di sintesi:
(Fonte: immagine tratta dal sito www.funkymarketing.it).
Ricorda:
Il target di riferimento può essere eterogeneo e pertanto sarà collegabile a una delle 7 categorie.
Qui di seguito andiamo ad analizzare i diversi profili utenti:
• Creatori: sono coloro che creano e pubblicano contenuti online. Scrivono post su blog, caricano e condividono video musica ecc. su diversi social network.
• Conversatori: anch’essi creano contenuti ma con lo scopo di facilitare la comunicazione e il dialogo. In particolare, comunicano attraverso dei brevi
messaggi sui social network, come Twitter e Facebook.
• Critici: questa categoria interagisce spesso e risponde ai contenuti degli altri. Esprimono liberamente le loro opinioni, commentano sui blog e pubblicano recensioni su portali come ad esempio TripAdvisor, Booking, ecc.
• Collezionisti: organizzano e aggregano contenuti per se stessi attraverso il feed RSS, Twitter ecc.
• Joiners: partecipano ai social networks principalmente per aggiornare il proprio profilo e rimanere in contatto con le loro cerchie di contatti. Anch’essi sfruttano i contenuti della rete per aggiornare le proprie conoscenza, ma in misura
minore rispetto ai collezionisti.
• Semplici Spettatori: essi guardano quello che succede intorno. Nonostante vogliono rimanere aggiornati sui vari topics e sulle ultime novità, essi non partecipano attivamente alle discussioni.
• Inattivi: questi utenti non svolgono nessuna attività online.
E voi che tipo di utente siete?
Risore per apprfondire:
Content Marketing: strategie in 45 mosse
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