Dimmi cosa ne pensi
tu di me,
quando abuso dei sogni
e assillo i nostri spazi con le mie parole
sempre uguali, sempre diverse.
Dimmi cosa ne pensi
tu di me,
quando m’imprigiono nel mio corpo,
una barriera tra me e tutto
impenetrabile anche a te.
Sò che non mi vorresti mai così buia,
ma per rinascere il sole deve tramontare
e nella mia notte tu
trova la chiave ed aprimi,
strappa le catene con cui avvolgo la mia bocca
dalla quale non pronuncio nè odio nè amore
e non fermarti ai miei silenzi,
ma fammi sbocciare ,
sii una primavera
sii la rondine all’orizzonte
nel crepuscolo di fine inverno.
Ed io allora, mi odierò
per aver portato il freddo,
ma forse sarà più bella la stagione del ritorno
quando torno a te dopo la mia prigione.
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