Odore di colla,
martello risuola
il cuoio scivola a terra.
Afferra il legno,
uomo degno, smilzo, scalzo.
In mano una scarpa, titilla
la punta come le
dita di una donna un’arpa.
Si rimira la calzatura e
comincia la danza della
lucidatura, ora sei nuova
creatura!
Una vecchia macchina da cucire
può lenire le ferite
della pelle.
Mestiere ribelle che
usa l’arnese senza la forza
delle offese ma per chiudere le
bocche scucite da percorsi di strade smarrite.
Durerà il cammino di questa
città di periferia, oh uomo di
nuova calzoleria.
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