Ma che è successo al presidente della Provincia Salini? Riceve prima le congratulazioni del Pd per l’impegno dimostrato nella riconfigurazione delle Provincia, poi addirittura riceve il Comitato ambientalisti di cui fa parte Ezio Corradi! E per discutere dell’insediamento di stoccaggi di metano! Il tema è assai serio, dato che dopo Bordolano le richieste delle aziende energetiche si sono moltiplicate, andando a concentrarsi in prossimità dell’epicentro di alcuni terremoti, cioè la zona di Capriano del Colle. Il confronto è stato serio e attento, con la partecipazione oltre che dei dirigenti provinciali interessati anche del responsabile lombardo per l’insediamento degli stoccaggi di metano. La documentazione raccolta dagli ambientalisti ora è in mano alla Provincia e alla Regione dopo un confronto nel merito. Gli interessi in gioco sono enormi: si muovono aziende come Eni ed Enel, l’argomento è direttamente all’attenzione del governo. I livelli di interesse e competenza amministrativa però sono diversi e per la prima volta, senza farsi illusioni, gli ecologisti sono stati ascoltati. La palla ora passa alla Provincia e alla Regione. Segue il comunicato dei Comitati.
Primo incontro sul problema degli stoccaggi di metano, in attività ed in progetto, dei Comitati con la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia dopo gli appelli lanciati il 29 maggio ed il 6 giugno 2012 dal Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia a seguito del terremoto che ha colpito territori della Regione Emilia Romagna, della Lombardia e del Veneto, dal 20 maggio 2012.
All’appello per una moratoria, per una analisi seria ed approfondita con esperti anche internazionali, per l’informazione e la partecipazione dei cittadini alle scelte energetiche sul territorio e nel sottosuolo secondo la Convenzione Europea di Aarhus del 1998, appello lanciato al Governo (Presidente del Consiglio, Ministro dello Sviluppo, Ministro dell’Ambiente), ai Presidenti delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, ai Presidenti delle Province di Cremona, Lodi, Mantova, Bergamo, Brescia, Milano, giovedì 13 settembre 2012 è seguito l’incontro che ha permesso un approfondito esame dell’intero sistema di stoccaggi che si sta delineando in Lombardia con la riutilizzazione dei vecchi pozzi di estrazione e di giacimenti di metano esausti od in via di esaurimento. Nell’incontro è stata evidenziata la scarsa informazione e partecipazione di cittadini e istituzioni: spesso i cittadini ignorano cosa sta capitando sotto i loro piedi e gli stessi Comuni e Province non sono coinvolti nei necessari protocolli d’intesa o accordi di programma necessari e previsti per progetti sovracomunali e sovraprovinciali.
In particolare il territorio lombardo è coinvolto negli stoccaggi si Brugherio, Settala, Sergnano, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, nei progetti di stoccaggio di Bordolano, Romanengo, Bagnolo Mella-Capriano del Colle, Cornegliano Laudese, Sergnano sovrapressione, Ripalta Cremasca sovrapressione, mentre Voltido è nei programmi delle società. Si tratta di territori tutelati per la bellezza naturalistica dell’ambiente con ZPS e SIC, dal Parco Oglio Nord, Parco Pianalto della Melotta, Palata del Menasciutto, Parco del Monte Netto (Capriano del Colle). Sono stati ricordate le particolari condizioni di sismicità dei territori coinvolti, le cui caratteristiche sono note a livello scientifico e della sismologia internazionale: Romanengo ITIS 104 faglia sismica del terremoto di Soncino del 1802, Capriano del Colle zona sismogenica del terremoto di Brescia del 1117, Bordolano compresso fra le vicine zone sismiche di Romanengo e Capriano del Colle, Cornegliano Laudese zona del terremoto del 1951 dovuta alla eruzione di pozzi di metano.
Un pressante appello per una necessaria riconsiderazione della situazione sismica in Lombardia e nella Pianura Padana è stato rivolto ai rappresentanti delle istituzioni: il territorio del Nord Italia dalla terraferma all’Alto Adriatico viene definito dal Ministero dell’Ambiente (28 luglio 2009) come una “Provincia degli Idrocarburi” estesa per 115.000 kmq. Nel terremoto dello scorso maggio 2012, ad esempio, è stato gravemente danneggiato il campanile della chiesa di Verolavecchia, località distante circa 200 km dai luoghi del sisma.
E’ noto che l’attività di stoccaggio del metano è classificata a rischio di incidente rilevante assoggettata alla Direttiva Seveso DLgs 334/1999, inquinamento atmosferico (PM2,5, Nox, Co, CO2, articolato ultrafine) è provocato dalle centrali di immissione del metano nel sottosuolo con emissione di fumi ad alta temperatura (200°- 550° – 700°) in Pianura Padana da aprile a settembre in un territorio a forte rischio ambientale: un quadro dagli aspetti preoccupanti che mette a rischi la salute, l’ambiente, il patrimonio storico ed artistico dei territori coinvolti per la subsidenza e la sismicità antropica indotta dagli stoccaggi. Altro aspetto evidenziato è la mancanza di fidejussoni delle società proponenti i progetti ed operanti per i Comuni e la mancata copertura assicurativa per danni causati dalle attività di esercizio come dimostrano le relazioni finanziarie degli anni 2010 e 2011 di alcune società operanti sul territorio lombardo e nazionale: in pratica i cittadini non sanno a chi rivolgersi in caso di danni. Infine è stata chiesta, oltre alla moratoria, un riesame dei siti di stoccaggio alla luce dei nuovi studi di rischio sismico riferito agli impianti, la realizzazione e la divulgazione di un documento in cui il Ministero competente definisca oggettivamente la strategicità delle opere in termini di utilità per la cittadinanza italiana, una attività di monitoraggio e di informazione continua e trasparente per gli stoccaggi esistenti ed in attività come accade in Olanda ed in Germania.
Al termine dell’incontro è stata consegnata alla Provincia di Cremona, che si ringrazia per aver organizzato l’incontro ed alla Regione Lombardia una articolata documentazione raccolta da Comitati, Amministratori e cittadini in questi anni.
La Provincia di Cremona e la Regione Lombardia si sono dichiarate attente alle problematiche sollevate ed hanno ringraziato i partecipanti per la serietà della documentazione e delle argomentazioni presentate. In particolare la Regione Lombardia sta organizzando una propria struttura per la misurazione sismica indipendente attraverso ARPA Lombardia. Nei prossimi mesi verranno presi in esame i progetti relativi a località del territorio cremonese come i progetti di Sergnano (sovrapressione), Ripalta Cremasca, Bagnolo Mella e Romanengo.
Sono rimaste per ora insolute le problematiche viabilistiche sollevate a proposito dello stoccaggio di Bordolano.
Erano presenti all’incontro: per la Provincia di Cremona il Presidente Massimiliano Salini, il Direttore Generale Dr.sa Marina Ristori, l’ing Patrizia Malabarba, la dr.sa Mara Pesaro. La Regione Lombardia era rappresentata dall’ing. Domenico Savoca responsabile delle procedure per gli stoccaggi di metano. La delegazione del Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia era composta da: Ezio Corradi (vicepresidente), Giacomo Cangini, Ezio Alberti (Comitato di Soncino), Sergio Zanetti Sindaco di Verolavecchia, Bruno Bassorizzi (Proloco Soresina), Roberto Biagini (Comitato Cornegliano Laudense).
Soresina, 16 settembre 2012 Coordinamento Comitati Amabientalisti Lombardia
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