In pochi giorni le cose possono sempre peggiorare. E così è stato. Dopo l’estate turbolenta dal punto di vista finanziario, i tentennamenti del Governo nel redigere le manovre correttive, ecco l’inatteso declassamento di Standard & Poor’s. Intanto l’Italia appare su tutti i giornali d’Europa e del mondo non solo per la crisi economica ma anche per i comportamenti sconvenienti del Premier. Screditato a livello internazionale, il Governo viene sfiduciato ufficialmente anche da Confindustria.
Oggi, poi, sono arrivati i primi scricchiolii in Parlamento, con l’esecutivo battuto piu volte alla Camera. La settimana prossima le camere si pronunceranno sulla richiesta di arresto per Marco Milanese e successivamente saranno chiamate ad esprimersi in riguardo alle accuse rivolte al Ministro Romano.
Da piu parti si chiedono le dimissioni del Premier ed un ‘incidente’ parlamentare potrebbe essere dietro l’angolo. Lo stesso richiamo alla Padania fatto da Bossi nei giorni scorsi potrebbe nascondere la voglia di rottura della Lega Nord. D’altro canto il Senatur sa bene che senza il Pdl il potere leghista svanirà chissà per quanto tempo. E Berlusconi non può prescindere dai leghisti per sopravvivere politicamente salvando aziende e fedina penale. Il governo quindi, debolissimo politicamente, si regge solo sulla paura dei due leader e delle loro truppe.
In tutto questo fa ‘rumore’ il silenzio della gente. Nessuna indignazione, nessuna manifestazione spontanea, niente di niente. L’Italia cola a picco, il Paese viene oltraggiato dal comportamento del proprio Presidente del Consiglio, il Governo aumenta le tasse per i poveri salvando i ricchi eppure nessuno protesta.
Due domande credo siano appropriate. Il tempo che passa aiuterà il Premier a trovare una via di uscita alla situazione in cui si è messo? Gli Italiani avranno un sussulto di dignità di fronte ad una situazione tanto grave come quella che ci si presenta davanti?