Volete aprire un conto deposito oppure avete già un vostro conto di deposito, magari con Banca Mediolanum, BNL o CheBanca? In questo articolo fornisco qualche chiarimento in merito al trattamento fiscale degli interessi ai fini Irpef ed i costi connessi all’imposta di bollo, alle tasse da versare nonchè alle principali caretteristiche di questa tipologia di conto.
Cos’è un conto di deposito
Un conto di deposito è un conto aperto presso una banca o intermediario finanziario rappresentante un credito verso l’emittente che potrà essere vincolato o meno per una determinata durata di tempo stabilito tra le parti e a cui generalmente non sono associati servizi bancari quali l’emissione di carte di credito, bancomat, domiciliazione di utenze, bonifici, ecc), agganciato ad un conto corrente di appoggio dove sono fisicamente le somme. Nel frattempo la banca cercherà di rifilarvi un bel pò di prodotti perchè avere un cliente a portata di mano è cosa da non sprecare.
Il conto di deposito Libero
Il conto di deposito libero è il conto di deposito su cui sarà possibile effetture preievi e bonifici fino al momento della scadenza accordata tra le parti.
Il conto di deposito vincolato se le somme date a prestito alla banca non possono essere ritirate entro la data di scadenza del deposito se non pena l’applicazione di penali. Per questo intervallo di tempo saranno riconosciuti degli interessi attivi solitamente ben più alti rispetto agli interessi attivi su conto corrente (ma non vi leccate i baffi perchè le banche hanno le braccie belle corte, soprattutto in questo momento e nonostante di liquidità in questi ultmi anni ne abbiano ricevuta parecchio).
Tra le due tipologie la principale differenza sarà data dal fatto che sul primo saranno riconosciuti interessi attivi in misura minore rispetto al secondo.
La durata del conto deposito
La durata è variabile e nella mia esprienza ho visto conti di deposito da 3 mesi a tre anni, ma possono essere anche diverse ed è data libertà alle parti di contrattare durata e condizioni.
La garazie sulle somme depositate
I conti di deposito sono garantiti fino a 100 mila euro per ogni conto di deposito dal fondo interbancario di tutela dei depisito purchè le banche siano operanti in Europa. La banca infatti potrebbe andare fallita per cui il rischio esiste anche se tutelato. Non conosco tuttavia gli ipotetici costi e tempi del recupero eventuale delle somme non restituite dalla banca fallita.
Trattamento fiscale dei conti di deposito
Dal punto di vista degli interessi attivi riconosciuti su questa tipologia di conto, le somme saranno soggette a prelievo alla fonte ossia sarà applicata dalla banca una ritenuta a titolo definitivo pari al 20% delle somme introitate a titolo di interessi attivi che sale al 26% con il simpaticissimo Decreto Renzi (che però ha erogato 80 euro di bonus Irpef, non fa niente se poi è totalmente assorbito da questo aumento:-)
Tuttavia dovrete considerare anche la tassazione mediante applicazione della nuova imposta di bollo sui conti di deposito che asssumerà un valore minimo di 34,20 euro per cui nel vostro calcolo di convenienza considerate anche questa somma che vi sarà prelevata dalla banca. Inoltre vi segnalo che rispetto a questa la legge di stabilità ha introdotto alcune novità, dove per novità intendo un aumento della tassazione.
Vi segnalo anche l’articolo dedicato alla differenza tra conto corrente e conto di deposito e vedere quale può convenire in base alle vostre esigenze.
Vi invito comunque a leggere anche gli altri articoli dedicati alla tassazione delle rendite finanziarie dove troverete approfondimenti sui differenti strumenti finanziari che intenderete acquistare, utili per decidere avendo maggiori informazioni a supporto.