Stefano Saglia, ha scelto il Solar Expo di Verona, la fiera del solare per eccellenza per annunciare i tagli alle tariffe di Conto Energia per il 2011.
Il sottosegretario del Ministero per lo Sviluppo Economico ha comunque tranquillizzato la platea che “il Governo intende confermare il suo impegno per lo sviluppo del fotovoltaico in Italia nella speranza che anche da noi si possano creare occasioni di investimento, occupazione e sviluppo di una filiera nazionale ”.
Fatto stà che le tariffe del conto Conto Energia saranno tagliate, riduzione calcolata sulla base della riduzione del prezzo dei moduli fotovoltaici. Il Ministero ha stimato che il costo dei moduli fotovoltaici si è ridotto del 20%, ed è questa l’entità dei tagli relativi a conto energia. La sola tipologia di fotovoltaico che subirà un taglio inferiore sarà il residenziale di piccola taglia.
L’obbiettivo del Conto Energia, ha illustrato Saglia, rimane ambizioso: nei prossimi 3 anni si punta ad installare 3.000 MW, con la possibilità di usufruire del conto per i 14 mesi ulteriori alla data di raggiungimento dell’obbiettivo. L’organizzazione del conto tenderà sempre più a separare gli impianti a terra con gli impianti installati in edifici. Il governo ha una chiara politica energetica, orientata alle rinnovabili: l’impegno è quantificabile in 13 miliardi di euro in un vago periodo che il sottosegretario ha indicato come “i prossimi anni”.
Mi sembra ferrea la logica secondo la quale riducendosi il costo dell’oggetto incentivato, viene meno la necessità di incentivarlo. Tuttavia l’analisi è parziale. Infatti non può prescindere dal considerare il valore assoluto di quel bene. Sia in termini economici, che politici.
Il fotovoltaico è caro: ad oggi si stimano costi tra i 3.000 e i 5.000 al kilowatt (scusatemi il conto grezzo) . Di fatto esso regge il suo sviluppo sul Conto Energia. Non solo. Il fotovoltaico rappresenta uno degli importanti tasselli nell’orientamento alle rinnovabili che la politica energetica nazionale non può non considerare.
Pensateci bene: gli incentivi al settore auto si sono mai ridotti al ridursi del costo delle automobili stesse?
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