Da tempo ci siamo ormai accorti che chi è favorevole all’interruzione di gravidanza si trova in una posizione contraddittoria, anche quando ritiene l’aborto un male necessario (o male minore).
La nuova conferma l’abbiamo avuta leggendo come “Il Fatto Quotidiano”, notoriamente in contrasto con la difesa della vita, ha commentato tramite Caterina Soffici (già nota per altri motivi) la sentenza del Procuratore della Corona inglese secondo cui in “certe circostanze” l’aborto in base al sesso non è illegale. La Soffici scandalizzata parla di “sentenza choc” e spiega le linee guida della sentenza: in alcuni casi gravi si è giustificati ad abortire in base al sesso, ad esempio se l’arrivo di una bambina mette a rischio la salute della donna perché poi il padre la riempie di botte perché voleva un maschio. In questi casi, secondo il procuratore, si deve scegliere il “male minore”.
Ora, è evidente che la sentenza è aberrante e ancor di più lo sono le motivazioni. Ha perfettamente ragione la giornalista de “Il Fatto” a criticarla, tuttavia è paradossale e contraddittorio che a scandalizzarsi siano proprio le femministe (la Soffici è femminista militante) che sono invece favorevoli all’aborto di una bambina (o di un bambino) se la sua nascita potrebbe essere un impedimento alla carriera lavorativa della donna, oppure potrebbe metterla a disagio psicologicamente perché non pronta ad essere madre.
Inoltre, improvvisamente le femministe de “Il Fatto” si preoccupano degli embrioni-feti umani (anche se solo quelli di sesso femminile), come se magicamente non fossero più grumi di cellule o esseri-umani-non-persone come invece sostengono quando devono difendere la Legge 194. Tutta d’un tratto gli embrioni abortiti diventano delle “bambine uccise”, esattamente la stessa contraddizione della femminista Michela Marzano che un giorno, giustifica l’aborto dicendo che «la vita di una donna è infinitamente più preziosa di quella di un essere che non è ancora nato», ed un altro -parlando di un uomo che ha ucciso una donna incinta- tale “essere” si trasforma in «un bimbo che non nascerà mai» e la sua morte viene paragonata a quella della donna uccisa.
Decidetevi care femministe: o zigote-embrione-feto sono esseri umani come è evidente agli occhi della scienza, oppure non lo sono. Se sono esseri umani hanno automaticamente dei diritti umani, sono “uno di noi”, ed allora è sempre sbagliato ucciderli, per qualsiasi motivo. Se non sono esseri umani dovete dirci, innanzitutto, cosa sono e secondariamente non dovreste dispiacervi se vengono abortiti in quanto femmine. Oppure volete sostenere l’esistenza di grumi di cellule di sesso femminile?
La redazione