PC - PS3 - PS4 - Xbox 360
TESTATO SU
PC
Genere: Azione, Piattaforma
Sviluppatore: Compulsion Games
Produttore: Focus Home Interactive
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 1
Data di uscita: 15/11/2013
Trama carina, che invoglia durante le fasi di gioco Diversi bug e longevità molto ridotta
Il concept di base è esaltante... … Ma molto limitato e sfruttato superficialmente
Alcuni passaggi di gioco molto riusciti Controlli imprecisi, a dir poco
Che ci sia il bisogno di “accompagnare” il gameplay con stile e passione, almeno nel caso in cui si voglia far breccia nei cuori dei veri appassionati del Videogioco, è ormai cosa scontata; ma che spesso non si riesca a completare l’opera, per tutt’una serie di circostanze spesso sconosciute, è altrettanto fuori discussione. È un po’ quel che è capitato a Contrast, un platform/puzzle game che ha tentato di raccontare a modo suo una dolce storia, concedendosi spunti di classe ed originalità che non vedevamo da tempo in un prodotto del genere, cadendo però nella profonda fossa dei titoli riusciti a metà… Se volete capirne il perché, non vi resta che continuare con la lettura!
CAVALCANDO LE OMBRE
Contrast, il mondo di Contrast, è anche quello di Didi e della sua famiglia: una piccola e dolce bambina al centro di un vortice di problemi nati dalla scarsa serietà del padre, sempre in mezzo ai guai a causa delle sue scomode e pericolose “amicizie”, e di una madre avvenente, semplice, effimera. Tutt’intorno una città che concede sogni e speranze alla piccola, anche grazie all’amica immaginaria Dawn che ha l’abilità di sfruttare le ombre create dai giochi di luce delle zone del posto; particolarità che, come vedremo, rappresenta proprio il tratto distintivo della piccola produzione ad opera di Compulsion Games. Poche le frecce al suo arco, ma di pregio; Contrast stupisce nelle sue ambientazioni così vicine all’atmosfera noir ed al surrealismo degli anni ’20, alle quali si aggiunge un accompagnamento sonoro d’eccezione, di stampo jazz. Un mondo di gioco onirico, dove i confini tra realtà ed immaginazione sono labili, spesso irriconoscibili; magia, spettacolo, inganni, problemi ed ombre, le stesse che grazie a Dawn potremo cavalcare per risolvere il rompicapo di turno, utili per dare alla piccola Didi un po’ di felicità. La stessa che il “mondo dei grandi” spesso non è riuscito a fornirle.
Tutto avviene in semplici passi, al semplice click sinistro del mouse su di una superficie che presenti ombre sfruttabili (nella versione PC da noi provata), che ci consentirà di passare dal mondo tridimensionale, dalla città piena di luci e colori, a quella bidimensionale, sfruttando così a nostro vantaggio le ombre esposte sulle facciate degli edifici, o quelle che in particolari momenti di gioco daranno vita a spezzoni di recitazione tra i protagonisti chiamati in causa, che a questo punto sveleranno pian piano nuovi particolari ed aggiungeranno elementi alla trama di per sé carina fin dagli istanti iniziali di gioco. Nonostante la brevità dell’esperienza, Contrast nei suoi tre atti di gioco si concede più d’un exploit che per certi versi ricordano produzioni artistiche ben più importanti e dalla qualità realizzativa tutt’altro che altalenante, come in questo caso. I riferimenti ricadono su produzioni come Bioshock Infinite, o su titoli meno chiacchierati e di certo meno riusciti come The Saboteur, per quanto riguarda lo stile di alcune location e, talvolta, il genere musicale che si fa veicolo trainante dell’intera e breve esperienza di gioco. A nostro vantaggio in-game si presentano altri, pochissimi, comandi: col tasto destro si potranno superare eventuali ombre che si pongono tra noi ed una piattaforma in 2D utile ai nostri scopi e grazie all’uso della barra spaziatrice potremo eseguire, come consuetudine, il salto. La qualità dei puzzle non è elevata, anzi, il livello di difficoltà è tendente al basso; ciò, seppur pregiudichi in parte il divertimento degli amanti della sfida, risulta essere alla lunga un pregio del titolo, che regala un’esperienza piacevole, pur se breve, e senza intoppi di sorta, mentre la trama si dipana e prende pieghe vie vie più interessanti. I problemi arrivano però dopo la prima mezz’ora di gioco, quando in sessioni un poco più impegnative paiono evidenti i limiti che i controlli di gioco restituiscono. Se la formula di gioco appare piuttosto stantia – Compulsion Games avrebbe potuto inserire qualche chicca in più al gameplay – è l’imprecisione dei comandi a creare i grattacapi maggiori al giocatore di turno. Sebbene questi siano di numero molto minore nelle fasi in due dimensioni, in quelle tridimensionali è sovente capitato di ritrovarsi incastrati tra oggetti, impossibilitati nel muoversi; cosa che ha richiesto la ripartenza da checkpoint. Tutto ciò influenza gran parte dell’esperienza di gioco che, tirando le somme, toglie tanto a Contrast: un progetto interessante che avrebbe meritato una fase di testing migliore e qualche aggiunta ad una formula di base povera e sterile come contenuti.
Altro segno dolente, a maggior ragione se andiamo a considerare i circa quindici euro richiesti per il suo acquisto, è la longevità che si attesta sulle circa quattro ore di gioco. La rigiocabilità è pressoché inesistente, a meno che i fanatici degli achievements vogliano concedersi il diritto di sbloccarli tutti, e nonostante l’inserimento di collezionabili ed easter egg che fanno riferimento a serie come Terminator, Star Wars ed altro, il contatore delle ore non salirà più di tanto, sia per la facilità con la quale è possibile scovare e raccogliere ogni raccoglibile, sia per una presente e forte mancanza di volontà nel riaffrontare le stesse vicende di gioco che in-game, pad o mouse e tastiera alla mano, presentano le problematiche evidenziate qualche linea di testo addietro. Se, quindi, agli alti e bassi delle fasi in-game gli sviluppatori avrebbero potuto prestare più attenzione, possiamo dire che quest’ultima certamente c’è stata nella realizzazione di un comparto sonoro elettrizzante e privo di sbavature. Una colonna sonora sorprendente ed un doppiaggio Inglese ispirato la fanno da padrona, mentre tutt’intorno le scelte stilistiche emergono soprattutto nella realizzazione della cittadina che per qualche istante lascia d’incanto il giocatore di turno. Piccola, che consente un’esplorazione decisamente limitata, ma che appare come quasi incantata, teatro perfetto delle vicende riguardanti la piccola Didi. Peccato per la discutibile realizzazione di qualche particolare, come Dawn priva di caratterizzazione, o di alcuni ambienti privi del numero di dettagli che avrebbero meritato, ma la grafica a metà tra comic e cartone animato crea atmosfera, stupore (almeno a tratti), rivelandosi idonea al contesto di gioco. Non vedrete texture dalla qualità sopraffina, chiariamolo subito, ma da una piccola produzione come questa non potevamo pretendere molto di più per quanto concerne l’aspetto tecnico.
Ricordiamo, infine, che Contrast è ora disponibile su PC, PlayStation 3 e Xbox 360, ed arriverà su PlayStation 4 (gratuitamente) appena la console sarà accessibile nei mercati europei; nessuna notizia invece per eventuali versioni su Xbox One, Nintendo Wii U o PlayStation Vita, che gli stessi sviluppatori non hanno escluso a priori, quindi in un prossimo futuro potrebbero arrivare eccome…
IN CONCLUSIONEContrast è un platform dal concetto di gioco originale ed intrigante, ma la formula creata dagli sviluppatori ha mostrato difetti non da poco, come la ripetitività eccessiva delle meccaniche, spesso imprecise e che vanno ad incappare in problemi tecnici di sorta, come spiegato nel corpo della recensione. Innegabile l'impegno e la passione che Compulsion Games ha tirato fuori, ma questo non basta: un pizzico di varietà in più, unita ad una protagonista meglio caratterizzata e "più viva” e a delle location un pochino più espressive in certi frangenti, l'avrebbero fatto diventare un titolo imperdibile. ZVOTO 6.5