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Contro la prostituzione, d’accordo, come no: ma come parla Perri? Vuole riaprire le case chiuse?

Creato il 24 gennaio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Automobilisti che compiono manovre spericolate e oltretutto imprevedibili, prostitute dagli atteggiamenti indecorosi, tali da offendere la “pubblica sensibilità”. Ma qui c’è da preoccuparsi, che succede di notte per le strade di Cremona? Ma che cosa combinano sulle pubbliche vie? Il contrasto al fenomeno del meretricio aumenta, ma come nelle grida manzoniane ripullula anche il mercimonio del corpo femminili, con tanto di sfruttamento minorile.

L’ordinanza del 2 gennaio del sindaco Oreste Perri sfonda un portone di cellophane: contrasto alla prostituzione e allo sfruttamento, non si discute per niente su questo. Multe da 500 euro, anzi 498. E poi chi ha tutti questi soldi? Come fa ad aumentare il fenomeno se le multe sono così salate e solo la media borghesia può permettersi una multa simile? Nessuna prostituta da strada vale un prezzo simile, addirittura più di una escort. L’ordinanza insomma appare bizzarra, se inserita nel sinistro contesto di una recessione economica.

Colpisce però per la sua singolarità una frase dell’ordinanza Numero 161/2013 dal 11/01/2013 al 25/01/2013, che si può leggere nella sua fragrante interezza cliccando qui. La frase è questa: “Sussistono gravi condizioni di turbativa e vulnus per l’ordinato andamento della convivenza sociale di questa comunità”.

Nulla di accettabile in fenomeni di sfruttamento di quel tipo, ma sono così diffusi a Cremona da turbare gravemente la convivenza sociale? Tali trattative frenetiche fra automobiliti assatanati e prostitute sfruttate e indecorose si svolgono in pieno giorno, di fronte allo sguardo sconvolto di innocenti fanciulli? Non puoi bere un caffé doppio al bar commentando con gli amici le ultime di Perri perché sopraggiunte un assatanato che fa manovre spericolate in auto pur di contrattare prima di un altro la prestazione sessuale con un’indecente sfruttatissima signorina? Che tristezza!

O forse queste ordinanze hanno uno scopo, che la Lega Nord fa risaltare da anni e anni: riaprire le case chiuse, tornare alla società moralista, bigotta, classista, che legalizza l’illegalità e si tiene ben stretti i suoi bordelli. Che probabilmente la recessione lascerà deserti o quasi.

 


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