L’ho scritto spesso su questo blog del disastro sociale e urbanistico del proliferare delle sale gioco nelle nostre città.
In alcune città c’è un regolamento che ne regola la distanza e la diffusione e spero che – se la norma non cambia – sia possibile intervenire con i regolamenti comunali per arginare quello che considero un assalto all’urbanistica sociale delle nostre città.
Ritengo che sia una battaglia da fare, prioritaria, per la prossima classe dirigente a tutti i livelli.
A Roma dove aprono selvaggiamente le sale gioco, impoverendo e spegnendo la vita dei quartieri e agendo con violenza sulla disperazione sociale si deve fare qualcosa.