Controlli della Guardia di Finanza in provincia di Firenze

Oramai è un argomento di attualità. i controlli della Guardia di Finanza per scovare gli evasori. L’argomento è lungo e molto compelsso ma basta ricordare a tutti il cosiddetto blitz di Capodanno a Cortina d’Ampezzo: tutti sobbalzano sulla sedia e giù con i commenti – quasi tutti positivi a dire il vero. Sembra che quindi ci sia appoggio pieno alle forze dell’ordine che, non solo fanno il loro lavoro, ma scovando gli evasori fanno sì che si ponga un pò di giustizia in un Paese in cui a causa dell’evasione fiscale molte cose non vanno.
 
Dopo Cortina, le vie dello shopping di Roma, Capri ed altre località che non hanno avuto la medesima attenzione mediatica, è toccato alla provincia di Firenze ed i risultati sono stati tutt’altro che scontati. Il 39% degli esercizi commercialinon hanno emesso regolare scontrino fiscale; percentuale che sale al 48% nella città di Firenze e che raggiunge punte del 60% in alcuni comuni della provincia. L’operazione della GdF rivela come siano tutte le categorie interessate dal malcostume: si va dai bar ai fiorai, dagli estetisti alle lavanderie con tanto di lavatrici industriali nuove fino ai negozi di ricambi, alle discoteche, ai ristoranti ed ai negozi di abbigliamento.
 
Una volta trovati i colpevoli, secondo molti, il grosso è fatto. Invece è proprio qui che sorge il problema: chi è stato colto con le mani nel sacco rischia ben poco – solo una multa di circa 500 euro e, solo nel caso di recidiva, la chiusura dell’esercizio per qualche giorno. A ciò si deve sommare che l’operazione della Guardia di Finanza ha scovato 11 lavoratori in nero, ha fatto sì che si sequestrassero quasi 9.000 oggetti contraffatti o non a norma di sicurezza, per lo più di prodotti elettrici luminosi, acustici e sciarpe.