Controllo dei pensieri negativi e accettazione della realtà

Da Pasqualefoglia @pfoglia2

 Accettare la realtà non significa che non devi reagire…

“Si Pasquale, sarà anche possibile controllare i propri pensieri quando sei sveglio ma devi essere ben esercitato e forte per reagire all’inconscio…e credo che questo non sia da tutti! Inoltre, penso pure, che i “pensieri negativi” (sogni) che transitano durante il sonno, non solo non sono controllabili se non con opportune terapie, ma sono distruttivi! E su questo , non entro in merito poiché non sono un medico, ma è facile intuire le coazioni di un sonno profondamente “disturbato”. Il mobbing per es. di cui si parla in altra discussione, si comporta come un tarlo, le difficoltà che in generale noi esseri umani incontriamo spesso in modo imprevedibile, generano meccanismi di feedback mentali che ti portano a deformare la realtà, innescano paure anche ancestrali se vuoi e ti tritano come una salsiccia il cervello! Come si fa ad accettare la realtà in certe condizioni?! Sarà che la mia è deformazione professionale ove spesso sono portato a ragionare sul concreto e con razionalità , ma trovo davvero semplicistico credere che tutti possano controllare i propri pensieri guidando la mente nelle direzioni più comode!” (Un commento su Linkedin)

Per controllare i pensieri negativi occorre vivere nel qui e ora, nel presente. In poche parole la nostra mente deve essere tenuta occupata altrimenti si sbizzarrisce subito portandoci su ricordi dolorosi del passato o su problematiche future.

Soltanto quando stiamo lavorando o giocando, oppure siamo impegnati in qualche attività piacevole, la mente ci lascia liberi. Insomma, quando stiamo seduti in poltrona senza far niente, la mente non ci lascia in pace. Dovremmo fare sempre “attenzione” a cosa stiamo pensando e non identificarci mai con i nostri pensieri.

Quanto all’accettazione della realtà che non ci piace, compresi fatti imprevedibili e sconcertanti che scatenano le nostre paure, è ovvio che in queste condizioni siamo confusi, indignati e disorientati e non sappiamo cosa fare. Ma dopo le prime ore di sbandamento, (o qualche giorno), dobbiamo cercare la soluzione meno dolorosa per uscire dal pantano. Questo è possibile soltanto se recuperiamo al più presto la lucidità mentale. Soltanto la lucidità mentale ci consente di trovare la soluzione più facile del nostro problema.

La lucidità mentale si recupera soltanto se accetti ciò che ti è successo; se accetti che un delinquente che conosci, per esempio, abbia gettato di nascosto dell’amianto nel tuo fondo; se accetti che esistano farabutti “a te noti” pronti ad approfittare di te e anche a colpirti.

È ovvio che in queste circostanze vai nella paura perché non sai come comportarti. L’istinto ti suggerisce di ingaggiare la lotta, di denunciare il fattaccio alla polizia. Ma se desideri il male minore, è meglio non ingaggiare battaglia aperta con certi delinquenti che dovrebbero stare in carcere e invece sono a piede libero…

L’accettazione della realtà ti porta a comprendere che i delinquenti sono esistiti in ogni epoca e si trovano in ogni luogo. Hanno in un certo senso una legittimità naturale ad esistere. Ma conviene averci a che fare il meno possibile, e non sfidarli se ci hanno danneggiato. Insomma è meglio non aggravare la situazione e magari chiudere il tuo “fondo” o la tua proprietà in modo che non possa essere un luogo aperto di “scarico di rifiuti”.

In conclusione, l’accettazione della realtà serve ad uscire dalla confusione e dalla indignazione, fattori che ci portano a resistere e a lottare contro forze impari o sconosciute; e soltanto in questo modo, recuperando la lucidità mentale, possiamo agire con avvedutezza e buon senso.

Dunque l’accettazione della realtà non significa che non devi darti da fare per cambiare la brutta situazione in cui ti trovi. L’accettazione della realtà è necessaria per recuperare al più presto la razionalità, la lucidità mentale, onde evitare di “reagire” alla cieca o di abbandonarsi alla depressione, comportandoti come uno sprovveduto che si caccia in guai anche peggiori.

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