L’incipit dello studio da una constatazione (scientifica) definibile come il “paradosso francese”, ovvero dalla considerazione che nonostante un consumo sopra la media di formaggi (più che in ogni altro Paese) la popolazione francese conferma un basso rischio di malattie coronariche. Da qui, quindi, l’idea di approfondire le reali conseguenze di salute derivanti da una simile alimentazione, forse, ingiustamente condannata per un’elevata percentuale di grassi ed un forte apporto calorico contenuti negli alimenti lattiero-caseari.
La ricerca scientifica condotta da ricercatori danesi dell’Università di Copenhagen e dall’Università di Aarhus ha approfondito il quadro clinico di 15 soggetti sottoposti, per un periodo di due settimane, a tre tipi di diete a base di formaggio, burro e latticini. Dai dati raccolti dall’analisi delle urine e delle feci dei partecipanti alla ricerca è stato evidenziato un cambiamento importante nella microflora intestinale degli individui. Chi aveva seguito una dieta ricca di latte, formaggio o burro, escludendo ulteriori prodotti, presentava, infatti, una flora batterica intestinale differente dagli altri, e chi, nelle due settimane di ricerca, aveva mangiato più formaggio degli altri evidenziava una concentrazione maggiore di butirrato, un acido grasso in grado di stimolare il sistema immunitario e, secondo alcuni studi precedenti, di migliorare il metabolismo e contrastare l’obesità. I risultati dello studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry confermano, quindi, che formaggio e latte possono modificare i nostri batteri intestinali diminuendo, inoltre, la produzione di TMAO, un metabolita i cui livelli nel sangue risultano collegati all’insorgenza di malattie cardiache, anche in assenza di rischi cardiovascolari noti. Potrebbe essere, quindi, questa la reale spiegazione del “paradosso francese” anche se, come sottolineano i ricercatori danesi, adesso bisogna prevedere più ricerche da poter condurre su larga scala per arrivare ad una conferma definitiva.
- Ricerca di: Università di Copenhagen, Università di Aarhus
- Pubblicata su: Journal of Agricultural and Food Chemistry
- Conclusione: Una dieta a base di formaggio può favorire il metabolismo e ridurre il rischio di malattie del cuore