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Convegno "nuove opportunità di sviluppo per il settore olivoleico"

Da Sississima
A fine giugno ho partecipato al convegno di Assofrantoi "nuove opportunità per il settore olivoleico, nell’ambito del programma reg CE 867/08 seconda annualità" che si è tenuto a Roma, presso IL Centro Servizi per i prodotti tipici e tradizionali in Piazza Sant'Ignazio n. 144, presso la Camera di Commercio, l'invito è arrivato dal responsabile dell'ASPOL di Frosinone, dove l'anno scorso ho partecipato al corso di primo livello di assaggiatore di olio extra vergine di oliva. Durante il consegno sono state illustrate le proposte di attività che Assofrantoi svolge nell'ambito di tale regolamento europeo. A seguire l'evento è stata organizzata, in collaborazione con i produttori dell’ANGA e della CCIAA di Roma, aperitivo (in realtà a me è sembrata una cena!!) durante il quale è stato possibile assaggiare diversi prodotti agroalimentari provenienti da aziende laziali aderenti all’ANGA e gli oli dei produttori laziali di ASSOFRANTOI. Ha aperto il Convegno il saluto di benvenuto del Presidente dell'Assofrantoi Pier Luigi  Silvestri, a seguire c'è stato l'intervento della dottoressa Palma Esposito, responsabile del settore vino e olio di Confagricoltura, che ha illustrato le iniziative passate e le fiere nate in collaborazione con Confederazione Generale dell'Agricoltura e Associazione Frantoi Oleari Italiani,  ancora, a seguire la coordinatrice nazionale Alessia Fancone ha esposto il progetto "miglioramento della qualità degli oli d'oliva", ancora Marketing futura S.r.l., nella persona di Emanuele d'Orazi ha esposto le innovazioni nella gestione delle acque di vegetazione dei frantoi attraverso l'utilizzo di particolari enzimi (da lui prodotti) e a seguire, infine, i tecnici di Assofrantoi e A.S.F.O. Marco La Valva e Vincenzo Nicolì hanno illustrato i risultati e l'esperienza del trattamento enzimatico dei reflui nei franto siciliani.

L'industria di trasformazione delle olive è un settore fiorente nei paese mediterranei, dove si produce circa il 98% del quantitativo mondiale di olio. L'Italia è, insieme alla Spagna, tra i principali produttori di olio: in Italia ci sono 6000 frantoi che lavorano mediamente 2 milioni di tonnellate di olive con una resa in olio del 20%. Dalla lavorazione delle olive finalizzata alla produzione di olio nell'area mediterranea si ottengono anche 20 milioni di quintali di rifiuti, di cui 2/3 sono costituiti da uno scarto di produzione, le acque di vegetazione e 1/3 da sottoprodotti, la sansa vergine. Dalla sansa si recupera, con l'aiuto di solventi, l'olio residuo (olio di sansa), le sanse disoleate possono poi essere utilizzate come fertilizzante o combustibile alternativo  e rientrano comunque nella classe degli ammendanti (fertilizzanti) organici naturali in quanto sono costituite da sostanza organica di origine vegetale non fermentate che risulta stabile, inoltre non contengono metalli pesanti, inquinanti tossici o organismi patogeni. Le acque di vegetazione, prodotte in elevati volumi, a causa della loro natura e composizione, costituiscono un rilevante problema economico per i frantoi. Esse sono composte da cloruri, solfati, fosfati, fosforo, azoto ammoniacale, azoto nitrico, azoto nitroso, estratto etereo, zucchero, fenoli, residuo secco, sodio, potassio, ecc..) e sono caratterizzate da bassa biodegradabilità dovuta alla presenza di sostanze biotossiche, alcuni dei quali altamente tossici e cancerogeni per l'uomo, per questo si penserebbe che le acque di vegetazione sarebbero tossiche e dannose per l'ambiente, al contrario, invece, sono una grande risorsa che va sfruttata nel modo giusto. Proprio per alcuni componenti che le compongono (potassio, azoto, fosforo e magnesio) possono costituire importanti elementi nutritivi per la fertilizzazione. Inoltre, essendo prevalentemente costituiti da sostanza organica (zuccheri, semplici come glucosio, fruttosio, raffinosio, monnosio e xilosio; polisaccaridi come la cellulosa; e proteine) possono essere considerati ammendanti (fertilizzanti) vegetali liquidi di origina naturale e quindi il loro utilizzo al suolo come ferti-irriganti avrebbe il duplice scopo di consentire la loro degradazione chimica e biologica e di arricchire il suolo migliorandone le proprietà chimico-fisiche. Invece di depurare e buttare via le acque di vegetazione, come generalmente si fa, bisogna considerarle come una potenziale fonte di energia da recuperare e riciclare opportunamente come fertilizzante, con il minino spreco di essa, il minimo dispendio di energia e possibilmente a basso costo. In tutto questo è venuta in aiuto la ditta Futura S.a.s. di Vitorchiano (VT) che produce Omenzym, biocatalizzatore della sostanza organica, ovvero un'associazione di estratti vegetali capace di umificare e mineralizzare qualsiasi tipo di sostanza organica, infine è completamente naturale e quindi innocuo per l'uomo, animali e pesci. Sono state effettuati dei test, ad intervalli di tempo, sono stati controllati PH, la stabilità dell'attività di alcuni enzimi (cellulasi e lipasi), il contenuto in fenoli, proteine e zuccheri totali, ed altri valori, infine sono state eseguite analisi microbiologiche per determinare la presenza di Escherichia coli e Salmonella, al termine di tutto questo è stata riscontrata una notevole attività biodegradabile di Omenzym, tali da riportare i parametri delle acque di vegetazione all'interno dei limiti preposti dalla legge.  I risultati quindi del trattamento con Omenzym sono stati quindi molto incoraggianti, si rileva un notevole abbattimento di fenoli dei solidi sospesi totali e di tutti gli altri parametri inquinanti di oltre l'80%, mentre la sostanza organica utile all'agricoltura è stata sufficientemente conservata. Ma la potenzialità di questo biocatalizzatore di sostanza organica, Omenzym, sono molto più elevate perchè può essere impiegato per il trattamento di fognature o discariche, sia di privati che comunali. In 20 anni di attività i risultati ottenuti sono stati differenti e dimostrati come l'eliminazione di odori, depurazione del percolato, riduzione dei volumi di refluo. Gli enzimi sono una soluzione da non sottovalutare, ecologica, naturale e sicuramente eco-biocompatibile.
Sempre durante questo convengo AssoFrantoi e Anga, Giovani di Confagricoltura, hanno presentato la Carta dei prodotti e dell'olio extravergine del Lazio. Un'imperdibile occasione per far conoscere a ristoratori e comunicatori del settore i sapori tipici della cultura enogastronomica della regione.


Ho avuto così la fortuna (si può dire!??!) di assaggiare: - orzotto alla menta, con olio extra vergine di oliva fruttato, con suzzhine, carote, sedano, rape bianche e pomodoro concassè, - insalata di farro con pomodoro fresco ed erbe aromatiche, - sedanini con pomodorini, rucola e olive di Gaeta, - bruschettine di pane al farro e farina di kamut all'olio extravergine di oliva e patè di olive, - insalata di macedonia fresca e olio extravergine di oliva, - mousse agli agrumi e olio extrravergine di oliva, - mascarpone montato all'olio extravergine di oliva con frutti di bosco, - ciambelline al vino, - selezione di vini del Lazio

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