
In fondo al presente articolo trovate la traduzione delle parti più importanti dell’abstract dell’articolo A qualitative study to assess school nurses’ views on vaccinating 12–13 year old school girls against human papillomavirus without parental consent pubblicato sul sito del ministero della salute britannico. In esso si discute del fatto che la vaccinazione contro il Papilloma virus (che di regola si effettua intorno ai 12/14 ani di età) in Gran Bretagna si può legalmente effettuare anche senza il consenso dei genitori (ma con il consenso del minorenne). La conclusione degli autori di questa inchiesta (condotta sulle infermiere che sono tenute a somministrare tali vaccini) è che bisogna darsi da fare affinché le infermiere vincano la loro ritrosìa a vaccinare senza il consenso dei genitori.
Tutto ciò andrebbe ricollegato a un recente scandalo, quello della “bustarella” di 45 sterline (circa 50 euro) offerta ad alcune minorenni inglesi in cambio del consenso a sottoporsi alla vaccinazione contro l’HPV. A quanto pare c’è qualcuno che si dà molto da fare per spezzare quello che potrebbe essere uno dei pochi baluardi rimasti per la salute degli adolescenti, ovvero la tutela che viene offerta da parte dei genitori. D’altronde nella Carolina del Nord allettano gli adolescenti con il miraggio di un regalo pur di convincerlo a vaccinarsi. Se i vaccini fossero realmente sicuri ed efficaci, ci sarebbe bisogno di scendere così in basso per convincere la gente a farsi vaccinare? Che bisogno ci sarebbe di vaccinare i bambini di nascosto dai genitori come succede giustappunto in Gran Bretagna col vaccino Morbillo-Rosolia-Parotite? O come succede (legalmente) anche in Canada?

