
La poca chiarezza e trasparenza con cui è stata condotta da anni questa vicenda, resa evidente anche dai recenti comunicati stampa, sta producendo oggi i risultati che sono agli occhi di tutti.Lo scarso coinvolgimento sul tema da parte dei soci che, guarda caso sono coloro che usciranno con le “ossa rotte” da questo concordato, è palese.
La richiesta di un tavolo istituzionale ci sembrava fosse la soluzione migliore per far chiarezza ed aiutare tutti a comprendere il perché si è giunti a questo punto, se questo risultato poteva essere evitato e soprattutto se ci sono alternative ad una così penalizzante azione sul prestito sociale.
Il Sindaco e la maggioranza non hanno ritenuto queste motivazioni valide e sufficienti per condividere la nostra proposta.
Depositeremo quindi nei prossimi giorni un’interrogazione urgente, a risposta scritta, al Sindaco.
Ci auguriamo, vista l’urgenza e dato che il 7 ottobre è alle porte, che i tempi di consegna della risposta vengano rispettati.
Lo chiediamo al Sindaco oggi nel suo attuale ruolo, ma anche per il ruolo esercitato per molti anni in qualità di amministratore della Cooperativa Di Vittorio e di appartenente al partito che ha dato “agli albori” a tanti amministratori della cooperativa e dal quale il progetto è nato, maturato e infine degenerato.
Per noi questo tema è, e resterà, una priorità anche dopo l’esito concordatario, nell'interesse dei soci prestatori attualmente coinvolti.
Riteniamo inoltre che per questa situazione, come per ogni altra situazione che metta a rischio cooperative o società che hanno rapporti diretti o indiretti con l’amministrazione, sia necessario da parte nostra tutelare tutti i cittadini accertando le responsabilità di “bilanci fallimentari” e di “azioni“ che si ripercuotono negativamente su di essi, avviando se possibile azioni di responsabilità a tutti i livelli.
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