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Coop di vittorio, che succede?

Creato il 09 settembre 2013 da Bernardrieux @pierrebarilli1
COOP DI VITTORIO, CHE SUCCEDE? Le notizie riguardano la "Comunicazione alla base sociale del nuovo presidente Ermanno Ianelli".
In premessa diciamo che, a circa due mesi dall'Assemblea dei soci che ha nominato presidente Iannelli e sancito l'ingresso di nuovi soci oltre a quelli in carica, il documento datato 25 agosto 2013, (testo integrale a fondo pagina), fa il punto della situazione dettagliando il lavoro svolto per "superare la crisi".  "Si respira un buon spirito di squadra" afferma il presidente. Per ora si cerca di"vendere tutto ciò che non ha valore di prospettiva"e di prendere come Consiglio di Amministrazione della Di Vittorio il controllo delle società  collegate (Polis, Agrinascente, Ab2, ecc.).  Purtroppo "il complicato intreccio tra le società collegate, in particolare tra Di Vittorio e Polis, rende difficoltoso l’utilizzo delle risorse della Cooperativa per il pagamento degli stipendi dei dipendenti Polis, che non hanno ricevuto le mensilità di giugno e luglio."
Comunque,  è il rapporto con in Tribunale quello che conta e il piano concordatario dovrà essere depositato in Tribunale entro il 23 settembre prossimo, salvo proroga, al quale seguirà, a decisione del Giudice, l’autorizzazione o meno al completamento della successiva fase che prevede l’accordo con i creditori e, dunque, anche con i soci prestatori."
La lettera ai soci si chiude ricordando che si,  il percorso per uscire dalla situazione di crisi, è difficoltoso ed il risultato assolutamente incerto"  ma un modo per uscirne ci  deve pur essere e a questo stanno lavorando.
Questo per quanto riguarda lo stato dell'arte e ne prendiamo nota. Rimangono, tra la vecchia gestione e il nuovo gruppo che sta lavorando al piano concordatario, insuperati rumori di fondo.
Ma ecco la lettera:

Care socie, cari soci da circa un mese ho assunto questo impegno, accompagnato dal Vice Presidente, dai Consiglieri entranti e da quelli già in carica alla data dell’Assemblea che si è svolta al cinema Cristallo di Fidenza il 5 luglio scorso. Si respira un buon spirito di squadra, nonostante che il lavoro gravoso abbia limitato la possibilità di sviluppare migliori rapporti con i collaboratori che lavorano in Di Vittorio e, specialmente, con i soci ai quali è destinato il risultato di questo nostro impegno, perché possa essere il migliore possibile data la situazione che abbiamo di fronte. Avremmo voluto mantenere un collegamento più stretto ma gli impegni del periodo, compreso il mese di agosto poco incline alla operatività, non ha favorito la ripresa del confronto e lo scambio delle informazioni. Stiamo operando per mettere a conoscenza del Tribunale i punti di debolezza della Cooperativa e delle società collegate, ma anche per mettere in evidenza gli aspetti di valore sui quali puntare per il risanamento e per la continuità della Di Vittorio. Il successo del superamento della crisi sarà basato sulla migliore unità possibile della base sociale, sia quella che vive nelle case che quella, soprattutto, che ha affidato i propri risparmi alla cooperativa. Stiamo operando per vendere tutto ciò che non ha valore di prospettiva e che risulta essere quello che potrebbe raccogliere migliore interesse sul mercato. In tutte le società collegate (Polis, Agrinascente, Ab2, ecc.) stiamo agendo per semplificare e unificare i ruoli di responsabilità, per portarle al diretto controllo del Consiglio di Amministrazione della Di Vittorio. La cospicua mole di documentazione che il Tribunale ci chiede è volta alla raccolta dei dati di tutte le attività che si sono svolte negli ultimi anni e, con l’apporto dei consulenti incaricati, all’analisi dei motivi per cui è stata ritenuta indispensabile la procedura di concordato. Inoltre, al Tribunale va reso puntualmente noto tutto quanto si riferisce alla gestione della Di Vittorio e delle società collegate, dalla data del 3 giugno quando, appunto, è stata presentata la domanda di concordato. Il complicato intreccio tra le società collegate, in particolare tra Di Vittorio e Polis, rende difficoltoso l’utilizzo delle risorse della Cooperativa per il pagamento degli stipendi dei dipendenti Polis, che non hanno ricevuto le mensilità di giugno e luglio. Alcuni consiglieri hanno avviato un lavoro di approfondimento per valutare la congruità dei canoni d’uso (corrisposte), come chiesto da tempo da molti soci, e verificare che questi rientrino nelle clausole delle convenzioni intercorse con i Comuni dove sono ubicati i caseggiati. Il piano concordatario dovrà essere depositato in Tribunale entro il 23 settembre prossimo, salvo proroga, al quale seguirà, a decisione del Giudice, l’autorizzazione o meno al completamento della successiva fase che prevede l’accordo con i creditori e, dunque, anche con i soci prestatori. Appena ottenuta l’autorizzazione, se il Tribunale lo riterrà, ci presenteremo dimissionari all’Assemblea che convocheremo per avviare immediatamente l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione, così come deciso nella precedente del 5 luglio scorso. Queste poche righe nella speranza di riuscire a trasmetterVi, anche se in modo sintetico, le modalità, le difficoltà e gli obiettivi sui quali stiamo lavorando. Durante le prossime settimane valuteremo quale altra iniziativa possa essere intrapresa per contattare e confrontarci con i soci della Di Vittorio. Il percorso è difficoltoso ed il risultato assolutamente incerto ma ci siamo resi disponibili, assumendoci responsabilità e dedicando il nostro tempo senza alcuna contropartita, perché crediamo che un modo per uscirne ci sia.
Un caloroso saluto
Il Presidente Ermanno Ianelli

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