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Cooperazione Internazionale in Iraq

Creato il 13 aprile 2015 da Fugadeitalenti

Ho provato a tornare in Italia, dopo il Master negli Stati Uniti, ma quando l’ho fatto mi sono scontrata con un sistema di lavoro obsoleto, e per nulla meritocratico. Il problema è che l’Italia è ancora in periferia, quando si tratta di sviluppo sostenibile“: è l’amara denuncia di Elena Vuolo, 35 anni, Reports Specialist per l’Unicef a Erbil, in Iraq.

Elena studia “Management delle Organizzazioni Internazionali” a Milano, grazie ad una borsa di studio: le prime esperienze sul campo arrivano nel corso del periodo universitario, anche se Elena ravvisa fin da subito un forte scarto fra la teoria e la pratica, come avviene spesso in Italia – peraltro…

A quel punto opta per una tesi sperimentale: “il giorno dopo la laurea ero in Spagna, dove a 24 anni divenni “project manager” per il Dipartimento di Cooperazione Internazionale del Politecnico di Madrid“, ricorda lei ora.

Dopo un anno Elena lascia la Penisola iberica, e si trasferisce -grazie ad un’altra borsa di studio- negli Stati Uniti, per un Master in “Global Health”. Un’esperienza che le apre gli occhi, sul modello di insegnamento americano. Il ritorno in Italia, per sua stessa ammissione, è “frustrante“: “lavoravo per poco più di 1200 euro al mese in università, preparando moduli per Masters che promettevano di insegnare cosa fosse la cooperazione internazionale, senza neppure offrire opportunità di internships. A 27 anni sentivo di non appartenere al mio Paese“, denuncia Elena.

I suoi tentativi di “americanizzare” il modello italiano, collegando maggiormente studio e pratica, si rivelano un insuccesso: Elena decide allora di tornare sul campo. Prima al Cairo, con l’Oms, poi in Afghanistan (Oms ed Onu), prima di approdare con l’Unicef in Iraq.

Non mi piace parlare di “fuga dei cervelli”: siamo italiani che lavorano in contesti e sistemi, che seguono logiche di meritocrazia e opportunità, che il nostro Paese semplicemente non offre“, chiosa Elena.

Ospite della puntata è Stefania Paradisi, responsabile dell’Ufficio Master presso l’Ispi di Milano. Con lei approfondiamo il tema delle opportunità di studio e lavoro, per i giovani che intendono seguire le orme di Elena nel settore della cooperazione internazionale.

Nella rubrica “Expats” ci trasferiamo in Irlanda, per conoscere “Radio Dublino”, emittente che racconta –online e in FM- la nostra comunità di espatriati sull’Isola di Smeraldo. Ne parliamo con Maurizio Pittau, produttore e presentatore di “Radio Dublino”.

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La discussione di aprile: “L’Italia è ancora il Paese dei raccomandati? Quanti raccomandati conoscete, che non hanno mai inviato uno straccio di curriculum, per guadagnarsi il posto? E’ ancora utile essere “figlio di”, in questo Paese? E per ogni raccomandato incapace… quanti giovani bravi e senza “Santi in Paradiso” se ne vanno?”

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Alla prossima puntata: sabato 18 aprile, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24



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