Torino è già in pieno clima Davis. Al Palavela, infatti, secondo giorno di allenamenti per gli azzurri capitanati da Corrado Barazzutti, davanti ad una platea di giovani, coinvolta e chiassosa. Ben 1300 gli speciali spettatori, in rappresentanza di 26 istituti (dalle elementari ai licei) di Torino, prima cintura, e qualche provincia più lontana, vedi Asti. I primi a scendere in campo, quello in terra rossa indoor allestito per la tre giorni di gare che prenderà il via venerdì, sono stati Fognini e Bolelli, compagni di doppio e reduci dall’ottima trasferta di Melbourne, dove hanno raggiunto le semifinali nel tabellone di doppio del primo slam di stagione. Un’ora circa di training, quindi spazio agli autografi e ai siparietti simpatici. Alle 10,30 il cambio. Ad entrare in azione sono stati Andreas Seppi, numero 1 d’Italia e Paolo Lorenzi. Allenamento intenso, il loro, con la chiusura caratterizzata da alcuni punti giocati in stile partita vera. Grande concentrazione e mente già rivolta al match con la Croazia: <<Sarà tutto da giocare – ha detto al termine della seduta di allenamento Andreas Seppi – ed il pronostico è apertissimo. Il fatto di aver battuto Cilic proprio a Melbourne mi dà certo morale e aumenta la fiducia, sia in chiave personale che di squadra>>. Quali sono state le prime sensazioni provate quando sei arrivato a Torino e hai scoperto l’impianto di gara?: <<Buonissime. Conosco abbastanza bene Torino. Qui ho giocato diverse edizioni del Challenger, sono sceso in campo in serie A1, torno dunque volentieri. Il Palavela è molto bello, si respira un’atmosfera importante. Il campo è bello anche se occorre qualche giorno per adattarsi al cambiamento di superficie. Vedere tanti giovani a fianco del tennis, come oggi, è uno stimolo in più. Spero proprio che, come annunciato, il Palavela si presenti gremito nella prossima tre giorni di gare>>. Da ieri sei top 20. Un approdo o un nuovo trampolino verso altri traguardi?: <<Il mio obiettivo era quello di entrare tra i migliori 20 giocatori del ranking e l’ho conquistato. Questo non vuol dire assolutamente fermarsi. Lo considero un nuovo punto di partenza. Non mi pongo altri obiettivi di classifica, piuttosto quello di far bene nei prossimi tornei e vedere dove è possibile arrivare. Sto giocando bene e mi sento in forma>>.

Tanti ragazzi delle scuole ad assistere agli allenamenti. Un bello spot per il tennis e lo sport in generale: <<Una giornata particolare, quella stiamo vivendo, e utile in prospettiva. Da qualche stagione il vento è cambiato e il tennis è tornato a far proseliti. I risultati ottenuti hanno certo aiutato la crescita dell’interesse e della base del nostro movimento. La promozione è importantissima ed eventi come la Coppa Davis meritano di essere sfruttati>>.
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