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Coppa Davis a Torino…e poi?

Creato il 31 gennaio 2013 da Sportduepuntozero

Coppa Davis a Torino…e poi?Parte domani a Torino la Coppa Davis, tra l’entusiasmo dei tennisti e la delusione dei pattinatori, che per circa 3 settimane vedranno il loro palaghiaccio trasformato in un arena rossa per il tennis internazionale. In effetti devo confessarvi che fa un po’ strano entrare al Palavela e non avere quella sensazione di freddo dovuta alla presenza del ghiaccio; lo scenario è però spettacolare e lo sarà ancor di più domani quando Fognini aprirà le danze contro il croato Cilic.

Ho seguito tutte e 3 le conferenze stampa che hanno preceduto l’evento e come sempre sono rimasto stupito dalla banalità di certi giornalisti: tutti intenti a domandare agli assessori quale cifra fosse stata concessa dalle istituzioni a Rcs , ente organizzatore e nessuno a preoccuparsi per esempio di chiedere come pensano di investire i soldi post-evento, per creare quella cultura sportiva di cui tanto si parla e che in Italia ancora manca. Tutti intenti a dare soldi al Calcio, non rendendosi conto che il 60% dei tifosi non sono nient’altro che tifosi e non veri sportivi. Concordo con gli assessorati quando appoggiano le grandi manifestazioni sportive perchè portano turismo ed entrate per gli enti locali, ma mi chiedo poi come questi soldi vengano spesi sul tessuto sportivo.

L’equazione dovrebbe essere semplice: investo 100 per avere un ritorno di 120 e reinvesto i 20 sulla materia in questione, in questo caso specifico lo sport. Il problema sta tutto qui: siamo bravi a portare la Davis a Torino ma siamo cechi non rendendoci conto che i circoli di tennis sono solo pieni di vecchi pensionati che ancora li tengono in piedi.


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